Sistri, correggere la rotta

L’allarme dell’area Sanita’ e Salute di Confprofessioni: una svista normativa che appesantisce il carico burocratico ed economico per i professionisti della salute. Il sistema di tracciabilità dei rifiuti (Sistri) non sarà affatto più semplice e meno oneroso, come nelle dichiarate intenzioni del Ministero dell’Ambiente, se il Governo non interverrà subito con una correzione di rotta.
L’allarme dell’area Sanita’ e Salute di Confprofessioni: una svista normativa che appesantisce il carico burocratico ed economico per i professionisti della salute.

Il sistema di tracciabilità dei rifiuti (Sistri) non sarà affatto più semplice e meno oneroso, come nelle dichiarate intenzioni del Ministero dell’Ambiente, se il Governo non interverrà subito con una correzione di rotta. A chiederla sono gli odontoiatri (ANDI), i medici di famiglia (FIMMG), i medici veterinari (ANMVI) e gli psicologi (PLP) aderenti all’Area Sanità e Salute di Confprofessioni. I professionisti della sanità si rivolgono al Ministro per l’Ambiente e al Governo chiedendo il ripristino delle precedenti condizioni di assoggettamento al Sistri che non ricomprendevano gli studi medici e sanitari privati.

Con le disposizioni urgenti approvate in agosto dal Consiglio dei Ministri – per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni – al Sistri sono invece tenuti “i produttori iniziali di rifiuti pericolosi” e non più solo gli enti e le imprese – come nella formulazione legislativa originaria. Una svista – dichiarano le quattro sigle sanitarie – che non trova altra spiegazione se non in una cattiva formulazione del testo normativo, diversamente i medici di famiglia, i medici veterinari e gli odontoiatri vedranno incombere sulle loro attività un appesantimento burocratico ed economico.

In un momento delicatissimo per la prevenzione sanitaria come quello che stiamo attraversando – ANDI, ANMVI, FIMMG e PLP mettono in guardia dagli effetti avversi e contrari alle finalità del Governo, che con le semplificazioni intende agevolare cittadini e operatori sia sul piano dei costi che degli adempimenti. Per questo – concludono – il Ministero dell’Ambiente si faccia al più presto promotore di un provvedimento che specificando le categorie assoggettate al SISTRI escluda gli studi medici e sanitari privati. Esattamente come è sempre stato.

Con il decreto “Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni”, approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 26 agosto. Il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti scatterà dal 1° ottobre 2013 solo per i gestori di rifiuti pericolosi e non anche per i produttori degli stessi. Per i produttori di rifiuti pericolosi il Sistri partirà invece il 3 marzo 2014 per consentire ulteriori semplificazioni, con possibilità di ulteriore proroga di sei mesi se a tale data le semplificazioni non saranno operative. L’obiettivo dichiarato dal ministero dell’Ambiente è quello di perseguire una significativa semplificazione del sistema, che consiste nel circoscrivere il Sistri solo ai produttori e ai gestori di rifiuti pericolosi.

Secondo una nota del ministero dell’Ambiente la norma prevede inoltre una semplificazione periodica del sistema, che andrà fatta tenendo conto delle esigenze manifestate dagli utenti e della evoluzione tecnologica. Non sono previsti inoltre nuovi o maggiori oneri per lo Stato. La normativa prevede al contempo che l’abbassamento dei contributi da parte degli utenti sia direttamente correlato alla riduzione dei costi conseguita dalla società concessionaria. In sede di prima applicazione della disciplina si prevede una moratoria dell’applicazione delle sanzioni per le violazioni meramente formali.

 

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