Professionisti della salute fuori dal Sistri

La Commissione Affari Costituzionali del Senato approva un emendamento che esclude le professioni sanitarie dall’obbligo di tracciabilita’ dei rifiuti pericolosi. Il pressing di Confprofessioni Professioni sanitarie fuori dal Sistri. La Commissione Affari Costituzionali del Senato ha accolto l’emendamento che modifica il testo del decreto legge “Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle
La Commissione Affari Costituzionali del Senato approva un emendamento che esclude le professioni sanitarie dall’obbligo di tracciabilita’ dei rifiuti pericolosi. Il pressing di Confprofessioni

Professioni sanitarie fuori dal Sistri. La Commissione Affari Costituzionali del Senato ha accolto l’emendamento che modifica il testo del decreto legge “Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni”, riportando l’obbligo in capo solo ad “enti e imprese”, con l’esclusione quindi dei liberi professionisti. Il provvedimento, approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso agosto, ricomprendeva le professioni sanitarie (medici, dentisti, veterinari e psicologi) tra i produttori iniziali di rifiuti pericolosi e quindi tra i soggetti obbligati ad aderire al sistema elettronico per la tracciabilità dei rifiuti pericolosi messo a punto dal ministero dell’Ambiente. Immediata la mobilitazione dell’intera area Sanità e Salute di Confprofessioni che ha duramente criticato l’imposizione di un nuovo obbligo a carico dei professionisti della salute. Attraverso un’intensa e proficua azione dall’intera area sanitaria di Confprofessioni e dalle singole sigle aderenti (Andi, Anmvi, Fimmg e Plp), tutte attive presso il dicastero dell’Ambiente e i senatori delle Commissioni competenti, è stata raccolta l’adesione di numerosi parlamentari che hanno condiviso l’opportunità di correggere la formulazione del DL, pena l’assoggettamento ad un “mostro di burocrazia informatica”, a danno delle attività medico-sanitarie.

Ora con la modifica dell’articolo 11 del decreto legge, perorata dalle sigle sanitarie di Confprofessioni, è stato cancellato ogni riferimento ai “produttori iniziali”, medici, veterinari, odontoiatri e psicologi che vengono così sollevati da oneri burocratici e dalla relativa disciplina sanzionatoria. Pur continuando a vigilare sull’iter del Decreto Legge, fino alla definitiva approvazione, Andi, Anmvi, Fimmg e Plp (le sigle sanitarie che aderiscono a Confprofessioni) sono concordi nel ritenere fruttuoso l’impegno profuso per una vittoria che – oltre che economicamente rilevante per i costi degli studi medico-sanitari – è soprattutto “una vittoria del buon senso”.

Il testo dell’emendamento approvato dalla Commissione Affari Costituzionali

Sostituire il comma 1 con il seguente: «1. I commi 1, 2 e 3 dell’art. 188-ter, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, sono sostituiti dai seguenti:

1. Sono tenuti ad aderire al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI) di cui all’articolo 188-bis, comma 2, lettera a), gli enti e le imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e gli enti o le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti speciali pericolosi a titolo professionale, o che effettuano operazioni di trattamento, recupero, smaltimento, commercio e intermediazione di rifiuti urbani e speciali pericolosi, inclusi i nuovi produttori che trattano o producono rifiuti pericolosi. (Sen. Caleo, Tomaselli, Cantini, Fornaro, Vaccari, Vattuone).

 

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