Crolla il reddito dei liberi professionisti

Presentato a Roma il rapporto dell’Adepp. In quattro anni bruciato il 10% dei redditi. Stella: Fondi Ue e Confidi sono l’antidoto contro la crisi La crisi economica presenta il conto.
Presentato a Roma il rapporto dell’Adepp. In quattro anni bruciato il 10% dei redditi. Stella: Fondi Ue e Confidi sono l’antidoto contro la crisi

La crisi economica presenta il conto. Tra il 2009 e il 2012 le categorie professionali hanno visto ridursi del 3,2% il loro reddito medio, ma in termini reali il calo è ancora più deciso, fino a raggiungere un pesante -10,4%. E’ quanto emerge dal rapporto Adepp, l’Associazione degli enti previdenziali privati, che ha condotto un’indagine tra i suoi iscritti sui redditi utili per il calcolo dei contributi che è stata presentata. Secondo il rapporto dell’Adepp (Associazione enti previdenza privatizzati) presentato il 16 dicembre a Roma, i redditi reali dei liberi professionisti dal 2009 al 2012 hanno subito una diminuzione pari al 10,4%, passando da 34.543 a 31.324 euro.

Gli iscritti nell’area giuridica (notai e avvocati) hanno subito un vero e proprio crollo, con il 21,2% di valore reale in meno, mentre gli iscritti delle professioni tecniche hanno registrato perdite del 16%. Il dato del reddito è in controtendenza rispetto a quello del numero degli iscritti che, invece, aumenta. Dal 2008 al 2012 l’incremento di posizioni aperte è stato dell’8,8% (1.278.354 iscritti nel 2007 contro 1.390.846 iscritti nel 2012). La crescita è dovuta soprattutto all’incremento di iscrizioni femminili e di over 40. La crisi del mercato si è fatta sentire non solo sul versante dei redditi, ma anche con l’aumento delle risorse che gli enti hanno impiegato per il welfare. Nel 2012 le casse dell’Adepp hanno erogato complessivamente 227 milioni di euro in prestazioni assistenziali e di sostengo al reddito ai propri iscritti. Rispetto al 2007 l’incremento è stato del 43,7%, del 3,92% la variazione 2011-2012.

Il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, intervenuto alla presentazione del rapporto Adepp, ha rimarcato le difficoltà che investono gli studi professionali. In prospettiva, però, non mancano grandi opportunità per le categorie professionali. Sulla scia di quanto annunciato dal commissario Ue, Antonio Tajani, Stella ha sottolineato l’importanza dei fondi comunitari estesi anche ai liberi professionisti, segnalando però le difficoltà che sorgeranno a livello regionale. Secondo Stella, i fondi sono una grande occasione per lanciare start up professionali, studi multidisciplinari, contratti dei rete tra professionisti e imprese, ma anche per lanciare l’Erasmus dei giovani professionisti in Europa.

Stella ha sottolineato anche l’importanza dei confidi che rappresentano uno strumento privilegiato per l’intermediazione finanziaria dei fondi strutturali. Il presidente di Confprofessioni ha poi ricordato il duplice vantaggio dei fondi Ue in capo ai professionisti: oltre a essere beneficiari diretti, i professionisti potranno anche essere consulenti per la programmazione dei bandi e per la rendicontazione, tallone d’Achille della spesa dei fondi Ue da parte dell’Italia. La collaborazione con Adepp ha concluso Stella è certamente un buon viatico per raggiungere obiettivi comuni che possano rilanciare il sistema professionale in Italia e in Europa.

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