Lotta all’abusivismo. Ok del Senato al Ddl

Inasprite le sanzioni per chi esercita abusivamente una professione. Sanzioni fino a 50 mila euro e reclusione fino a due anni. Il testo passa ora alla Camera. Allarmati i dati:
Inasprite le sanzioni per chi esercita abusivamente una professione. Sanzioni fino a 50 mila euro e reclusione fino a due anni. Il testo passa ora alla Camera. Allarmati i dati: circa 30 mila falsi professionisti

Reclusione fino a due anni e ammenda fino a 50 mila euro per chi esercita abusivamente una professione. Nella seduta del 3 aprile scorso, l’Assemblea di Palazzo Madama ha approvato all’unanimità il disegno di legge sull’esercizio abusivo delle professioni che modifica l’articolo 348 del codice penale. Il provvedimento, che passa ora all’esame della Camera, inasprisce le sanzioni per chiunque eserciti abusivamente una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato. La condanna comporta la reclusione fino a due anni e con la multa da 10.000 a 50.000 euro la confisca delle attrezzature utilizzate. Nel caso di esercizio abusivo di una professione o arte sanitaria, la pena per lesioni gravi è la reclusione da sei mesi a due anni; la pena per lesioni gravissime è da un anno e sei mesi a quattro anni di reclusione.

Secondo i dati illustrati nel corso della seduta, le professioni abusive in Italia sono oltre 30 mila e il 50% riguarda la professione medica. Dal 2004 al 2012 sono stati segnalati una media di 673 reati di cui all’articolo 348 del codice penale, di cui il 51% commessi al Nord; il 31% al Sud e il 18% al Centro. Ma il campo più interessante – come osservato – è quello relativo all’esercizio abusivo in ambito sanitario. Tra il 2006 e il 2012 i Nas hanno compiuto quasi 8 mila ispezioni, segnalando all’autorità giudiziaria circa 3 mila violazioni relative all’esercizio abusivo della professione. Sempre secondo quanto illustrato in Senato, si stima che ci siano tra i 5 mila e i 10 mila falsi dentisti che muovono un giro d’affari di circa 600 milioni di euro, per un danno erariale che ammonta a 75 milioni di euro.