Migrazione, l’UE condanna i comportamenti bielorussi

L'Alto Rappresentante Borrell: "La strumentalizzazione di migranti e rifugiati è assolutamente inaccettabile"

Dopo l’apertura della terza rotta migratoria dalla Bielorussia da parte del presidente Lukashenko qualche settimana fa, arriva la risposta dell’Unione Europea grazie alla dichiarazione dell’Alto Rappresentante, rilasciata lo scorso 30 luglio, con la quale si condanna la violazione dei valori e dei principi europei fondamentali, utilizzando esseri umani bisognosi per promuovere obiettivi politici.

Per questo motivo, secondo Borrell, l’Unione valuterà la possibilità di rispondere con misure restrittive nei confronti dei trafficanti di migranti che violano i diritti umani o di coloro che sono coinvolti nella tratta di esseri umani.

In questo modo si riuscirà a proteggere i confini esterni dal traffico di migranti e a gestire efficacemente le ondate migratorie, procedendo al rimpatrio delle persone che non hanno il diritto di rimanere in territorio UE.

Tutti gli Stati Membri hanno espresso la loro solidarietà, incrementando il proprio supporto attraverso l’attivazione repentina di FRONTEX, l’agenzia europea della guardia di frontiera e costiera che assiste gli Stati membri dell’UE e i paesi associati Schengen nella protezione dei confini esterni dello spazio di libera circolazione.

Le parole finali dell’Alto Rappresentante sono state: “Continueremo ad attuare la nostra politica migratoria esterna. Lavoreremo per rafforzare ulteriormente le capacità di rimpatrio dell’UE nell’ambito di un approccio globale, anche attraverso dialoghi e partenariati con i paesi di origine e di transito”.

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