
Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha firmato il decreto ministeriale che esclude l’obbligo di aderire al Sistri, il Sistema di tracciabilità dei rifiuti, per le imprese al di sotto dei 10 dipendenti. L’obbligo di adesione, spiega il ministero rimane: ”solo per le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi che abbiano più di 10 dipendenti”.
I professionisti non dovranno dunque aderire alla tracciabilità informatizzata dei rifiuti. Dopo l’emendamento correttivo promosso dall’Area Sanità e Salute di Confprofessioni, anche il Ministero dell’Ambiente ufficializzava con una circolare che i professionisti sono esclusi dal Sistri. Ora il varo del decreto che parla solo di “enti e imprese” e non più di “produttori iniziali di rifiuti pericolosi”, definizione generica e imprecisa che avrebbe ricompreso nel Sistri anche le strutture mediche e sanitarie.“Venendo incontro alle giuste richieste dei ‘piccoli produttori” ha spiegato il ministro dell’Ambiente “introduciamo una prima importante semplificazione, rendendo il sistema più ragionevole e meno burocratico ma rafforzando allo stesso tempo i principi inderogabili che sono alla base del progetto, ossia il contrasto alle ecomafie e la difesa dell’ambiente attraverso il controllo informatico dei rifiuti pericolosi”.
Nel decreto, che esclude dal Sistema di tracciabilità dei rifiuti tutte le imprese agricole che conferiscono i rifiuti prodotti nei circuiti organizzati di raccolta, sono previste anche altre disposizioni di semplificazione amministrativa, chiarite le modalità di gestione dei trasporti intermodali e prorogato al 30 giugno 2014 il versamento del contributo annuale. Il ministro Galletti ha annunciato di aver “convocato per fine mese il tavolo di monitoraggio e concertazione con le associazioni interessate per approfondire l’introduzione di ulteriori norme di semplificazione”.