Casse, sterilizzata la tassa al 26%

Un emendamento dei relatori al decreto Irpef per correggere l’aumento della tassazione al 26% Aumenta dello 0,5% l’aliquota dell’imposta sostitutiva a carico dei fondi pensione complementari, che passa dall’11 all’11,5%, per consentire un credito d’imposta alle casse previdenziali privatizzate che sterilizzi l’aumento della tassazione dal 20 al 26% previsto per le rendite finanziarie. È quanto
Un emendamento dei relatori al decreto Irpef per correggere l’aumento della tassazione al 26%

Aumenta dello 0,5% l’aliquota dell’imposta sostitutiva a carico dei fondi pensione complementari, che passa dall’11 all’11,5%, per consentire un credito d’imposta alle casse previdenziali privatizzate che sterilizzi l’aumento della tassazione dal 20 al 26% previsto per le rendite finanziarie. È quanto prevede l’emendamento presentato il 29 maggio dai relatori da Cecilia Guerra (Pd) e Antonio D’Alì (Ncd) nelle commissioni Bilancio e Finanze di Palazzo Madama, nel corso dell’esame del decreto Irpef (66/2014 recante misure urgenti per la competitività e la giustizia  sociale). In attesa di armonizzare la disciplina di tassazione dei redditi di natura finanziaria degli enti previdenziali privati con quella relativa alle forme pensionistiche complementari, l’emendamento stabilisce che a decorrere dal 2015, sia riconosciuto alle Casse privatizzate ”un credito d’imposta pari alla differenza tra l’ammontare delle ritenute e imposte sostitutive applicate nella misura del 26% sui redditi di natura finanziaria relativi al periodo che va dal 1 luglio al 31 dicembre 2014, dichiarate e certificate dai soggetti intermediari o dichiarate dagli enti medesimi e l’ammontare di tali ritenute e imposte sostitutive computate nella misura del 20%”. Il credito d’imposta andrà indicato nella dichiarazione dei redditi per il 2014 e non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e potrà essere utilizzato a decorrere dal 1 gennaio 2015 esclusivamente in compensazione. La norma viene finanziata appunto aumentando nel 2014 dello 0,5% (dall’11% all’11,5%) l’aliquota dell’imposta sostitutiva sui fondi pensione complementari.