15 novembre Giornata della parità retributiva

Secondo i dati dell'Unione europea le donne continuano a guadagnare meno degli uomini a parità di lavoro, con un divario retributivo medio tra i sessi del 13%.

Il divario retributivo di genere è un sintomo di squilibri più strutturali tra uomini e donne nelle rappresentazioni economiche, nell’accesso all’istruzione e nelle responsabilità di cura della casa. Le donne sono ancora sottorappresentate e sottovalutate nelle posizioni decisionali in campo economico.

Nel marzo 2020, la Commissione ha pubblicato la sua Strategia per l’uguaglianza di genere 2020-2025 che definisce le azioni da intraprendere per colmare il divario retributivo di genere. Nel novembre 2020, la Commissione ha adottato il Piano d’azione 2021-2025 sulla parità di genere e l’emancipazione femminile nelle azioni esterne.

La proposta della Commissione sulla trasparenza delle retribuzioni, adottata il 4 marzo 2021, introduce misure per garantire che le donne e gli uomini nell’UE ricevano la stessa retribuzione per lo stesso lavoro.

Nel giugno 2022, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno approvato la proposta della Commissione per migliorare l’equilibrio di genere nei consigli di amministrazione delle società. La proposta diventerà presto legge dell’UE.

La proposta della Commissione su salari minimi adeguati per i lavoratori, adottata il 28 ottobre 2020, sostiene l’uguaglianza di genere contribuendo a colmare il divario retributivo di genere e a far uscire le donne dalla povertà, dato che in Europa il numero di donne che percepiscono un salario minimo è superiore a quello degli uomini.

La Commissione affronta anche il problema della sottorappresentazione delle donne nel mercato del lavoro, migliorando l’equilibrio tra lavoro e vita privata dei genitori che lavorano e di coloro che prestano assistenza. La nuova direttiva sull’equilibrio tra lavoro e vita privata è entrata in vigore il 2 agosto 2022.

Nel settembre 2022, la Commissione ha presentato la Strategia europea per l’assistenza al fine di garantire servizi di assistenza di qualità, economici e accessibili in tutta l’Unione europea. La strategia è accompagnata da due raccomandazioni per gli Stati membri sulla revisione degli obiettivi di Barcellona in materia di educazione e cura della prima infanzia e sull’accesso a un’assistenza a lungo termine di qualità e a prezzi accessibili.

Quest’anno la Giornata europea della parità retributiva cade il 15 novembre.

In vista di questa giornata simbolica, Věra Jourová, Vicepresidente per i Valori e la Trasparenza, e Helena Dalli, Commissario per la Parità, hanno dichiarato: “Un lavoro uguale merita una retribuzione uguale: questo è un principio fondante dell’Unione europea. (…) Dobbiamo dare potere alle donne in modo che possano realizzare il loro potenziale. (…) Tutti ne beneficiano, quando tutti sono uguali“.

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