Manovra, Confprofessioni: PNRR e semplificazione per rilanciare le professioni

Lo scorso 24 novembre, Confprofessioni ha partecipato all'incontro tra governo e parti sociali sulla manovra di bilancio. Il rappresentante della Confederazione, Luigi Carunchio: "Cruciale una neutralità fiscale per le aggregazioni professionali, che consenta anche ai liberi professionisti di poter competere con i colleghi europei"

«Accogliamo positivamente l’apertura nel PNRR a tutti i ceti produttivi per riequilibrare la manovra e lo sviluppo della Zes unica, come anticipato dal ministro Fitto, per attrarre investimenti». È quanto ha dichiarato Luigi Carunchio, rappresentante di Confprofessioni, nel corso dell’incontro tra il governo e le parti sociali sulla manovra di bilancio, convocato a Palazzo Chigi lo scorso 24 novembre dalla premier, Giorgia Meloni. Oltre a Meloni, al tavolo erano presenti il vicepremier, Matteo Salvini, e diversi ministri, tra cui il titolare dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, il ministro della Pa, Paolo Zangrillo, il titolare del Mimit, Adolfo Urso, il ministro degli affari regionali, Raffaele Fitto, e il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon.

«Confprofessioni – ha sottolineato Carunchio – plaude all’approvazione da parte del Governo delle richieste dei professionisti in materia di ISCRO e dell’innalzamento dei fringe benefit, strumento che stimola la crescita, a mille euro».

Tuttavia, secondo la Confederazione, la vera riforma fiscale per imprese e professionisti, oltre all’abbassamento delle aliquote, è rappresentata della semplificazione. Cruciale in questo ambito «una neutralità fiscale per le aggregazioni professionali, che consenta anche ai liberi professionisti di poter competere con i colleghi europei».