Verso un’Europa più sociale

L'UE traccia la via per un'equità sociale e economica attraverso investimenti e azioni concrete

Le sfide degli ultimi anni hanno evidenziato l’importanza di un’Europa sociale forte come fondamento per la prosperità e il benessere dei suoi cittadini. In un mondo in rapida evoluzione, dove le transizioni verdi e digitali stanno ridefinendo il tessuto economico e sociale, è essenziale che l’UE si impegni a costruire un futuro equo e inclusivo per tutti. L’Unione Europea conscia delle sfide e delle opportunità del nostro tempo, si è posta l’ambizioso obiettivo di costruire un’Europa dove la prosperità sia un diritto di tutti e non un privilegio di pochi.

Attraverso il suo piano d’azione coraggioso, la Commissione Europea, guidata dalla Presidente Ursula von der Leyen, si è impegnata a trasformare i principi del pilastro europeo dei diritti sociali in azioni tangibili e significative per tutti i cittadini dell’UE, concentrandosi su creazione di posti di lavoro, sviluppo delle competenze, parità di accesso alle opportunità e lotta alla povertà.

Ursula von der Leyen ha sottolineato l’urgenza di adattare le regole sociali per garantire la solidarietà tra le generazioni e premiare gli imprenditori che investono nel benessere dei propri dipendenti. Questo approccio mette al centro il lavoro, promuovendo l’innovazione e offrendo opportunità per tutti i cittadini dell’UE. Al centro di questa strategia c’è l’investimento nelle competenze del futuro. Con le rapide evoluzioni tecnologiche e la transizione verso un’economia verde, si riconosce l’importanza di garantire che i lavoratori europei siano preparati per le sfide del domani. In tal senso, la Commissione europea ha fatto della formazione una priorità. Con il 90% dei futuri posti di lavoro che richiederanno competenze digitali, investire nell’istruzione e nella formazione è fondamentale per garantire una crescita sostenibile e competitiva.

L’Unione Europea si impegna a garantire posti di lavoro di qualità per i giovani attraverso iniziative come la Garanzia per i Giovani, che ha aiutato milioni di giovani ad accedere a posti di lavoro, tirocini e istruzione continua. Si mira anche a garantire salari minimi adeguati e migliori condizioni di lavoro per tutti i lavoratori dell’UE, promuovendo la contrattazione collettiva e il dialogo sociale. I programmi della politica di coesione dell’UE si prevede che creeranno altri 1,3 milioni di posti di lavoro nell’UE entro il 2027, supportati dal Fondo Sociale Europeo Plus, che favorisce l’accesso all’istruzione e alla formazione professionale per contribuire all’inclusione sociale e all’occupazione. Inoltre, l’UE offre finanziamenti tramite programmi come InvestEU per sostenere investimenti sostenibili e la creazione di posti di lavoro per le piccole imprese, promuovendo la crescita economica e un futuro prospero per tutti i cittadini europei.

Nonostante le sfide poste dalla pandemia, l’UE ha reagito con iniziative come SURE per proteggere posti di lavoro e imprese, evidenziando la sua resilienza e solidarietà. Inoltre, si è concentrata sul miglioramento dell’equilibrio tra lavoro e vita privata e sulle condizioni dei lavoratori delle piattaforme digitali, dimostrando un impegno per un trattamento equo e dignitoso per tutti i cittadini europei. Tuttavia, nonostante i progressi, l’Europa sociale è ancora in corso di sviluppo. La Commissione europea ha in programma di riesaminare il piano d’azione del pilastro europeo dei diritti sociali nel 2025 per definire nuove strategie verso gli obiettivi del 2030, rafforzando i principi di solidarietà e inclusione nella società europea.

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