Professioni globetrotter. Una piattaforma su misura

Mette in rete tutti i lavoratori autonomi per supportarli nella loro attività all'estero. Le potenzialità dell'Africa in via di sviluppo, le opportunità del Piano Mattei

di Isidoro Trovato (Corriere della Sera, 20 maggio 2024)

 

«Il Piano Mattei per l’Africa rappresenta una formidabile opportunità di crescita per i liberi professionisti italiani. La nostra expertise nei settori dell’ingegneria, dell’architettura, dell’ambiente, della sanità, della consulenza, della finanza e del diritto può essere preziosa per affrontare le sfide infrastrutturali, sociali ed economiche che i Paesi africani stanno affrontando Un percorso virtuoso che richiede impegno, visione e cooperazione continua».

Ne è convinto il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella che presenta la seconda edizione dell’Annual international meeting, promosso in collaborazione con Aprinternational, che si svolgerà il prossimo 22 maggio a Roma nella cornice di Palazzo Rospigliosi. I professionisti italiani guardano con estremo interesse al Piano Mattei e alle potenzialità di un mercato unico continentale che riunisce 55 paesi con una popolazione di circa 1,3 miliardi di persone e un Pil di circa 3,4 trilioni di dollari (raddoppiato nell’arco di 15 anni e che oggi cresce al ritmo del 4%): numeri che fanno dell’Africa la più grande area di libero scambio al mondo.

Avviato nel 2019, l’African continental free trade area (Afcfta) sta progressivamente eliminando le barriere commerciali, per stimolare la produzione a valore aggiunto e il commercio intra-africano. Una strategia a lungo termine che punta a trasformare il continente in una potenza globale.Secondo i dati dell’Osservatorio economico del ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale (Maeci) le imprese italiane che operano in Africa sono 1.317 e occupano 94.157 addetti con un fatturato complessivo di 33,4 miliardi di euro. Nel 2022 gli investimenti diretti dall’Italia verso i paesi del continente africano ammontavano a 502 milioni di euro.

Uno scenario interessante non solo per le imprese: un sempre più crescente numero di professionisti italiani attraversa il Mediterraneo per contribuire allo sviluppo di progetti, allo scambio di competenze o a partnership per gare internazionali, soprattutto nell’ambito dell’energia, delle infrastrutture e dell’ingegneria. Secondo le stime dell’Oice nel continente africano si concentra il 42% del totale della produzione estera delle società di ingegneria, architettura e consulenza italiane.

«L’obiettivo dell’Annual international meeting 2024 è quello arricchire di contenuti il Piano Mattei per l’Africa, facendo leva sulle competenze dei liberi professionisti e sul loro ruolo strategico nel processo di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese italiane non solo negli aspetti economico-finanziari ma anche nella compliance, negli aspetti procedurali e in quelli legali – continua Stella -. I tassi di crescita dell’economia africana e la progressiva stabilizzazione politico-istituzionale di numerosi paesi, insieme con l’apertura dei mercati internazionali e lo sviluppo dei flussi commerciali all’interno del continente, aprono una nuova prospettiva per i liberi professionisti, non solo a supporto del Made in Italy, ma anche nella loro funzione di acceleratori delle imprese locali. Il tutto in settori economici in forte sviluppo: dall’agricoltura alla filiera alimentare, dalla meccanica all’ingegneria, dalle nuove tecnologie all’abbigliamento, in sinergia con le camere di commercio e le associazioni locali».

Per potenziare le relazioni con il continente africano (ma non solo), Confprofessioni, insieme con Aprinternational, ha lanciato Aprilink, una nuova piattaforma per mettere in rete i professionisti italiani e supportare le loro attività verso l’estero. Un servizio che offre agli esperti italiani un ambiente collaborativo dove si possono condividere conoscenze, esperienze e opportunità di business e accedere a risorse e supporto per espandere la propria presenza all’estero, creare partnership internazionali e partecipare a progetti di cooperazione transfrontaliera.