La Bosnia-Erzegovina ha avviato ufficialmente il suo percorso di adesione all’Unione Europea nel febbraio 2016 e ha ottenuto lo status di candidato ufficiale nel dicembre 2022, segnando progressi significativi negli ultimi anni. Tuttavia, per continuare su questa strada, il Paese deve rispettare criteri rigorosi, tra cui il rafforzamento dello Stato di diritto, la lotta alla corruzione e la promozione dei diritti fondamentali. In questo contesto delicato, la società civile gioca un ruolo cruciale nel supportare l’implementazione delle riforme necessarie per avviare i negoziati di adesione.
Il Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) ha recentemente concluso una missione di alto profilo a Sarajevo il 14 e 15 ottobre 2024, guidata dal Presidente Oliver Röpke e dal Comitato di monitoraggio dei Balcani occidentali. Questa missione ha avuto come obiettivo primario il rafforzamento dei legami con la società civile bosniaca e la discussione sui progressi del Paese verso l’adesione all’Unione Europea. Durante la missione, il Presidente Röpke ha sottolineato l’importanza di cogliere l’attuale momento politico favorevole per accelerare il processo di integrazione, richiamando l’attenzione sulla necessità di un programma di riforme efficace e tempestivo.
Una conferenza significativa ha avuto luogo presso la Casa dell’Europa di Sarajevo, dove esponenti della società civile, partner sociali e rappresentanti governativi hanno dibattuto questioni cruciali come il dialogo sociale e il contributo della Bosnia-Erzegovina nei futuri negoziati di adesione. Röpke ha enfatizzato che la società civile è la spina dorsale della democrazia e svolge un ruolo fondamentale nel progresso del Paese verso l’Unione Europea, evidenziando come un processo di riforme inclusivo e partecipativo sia essenziale per il successo dell’integrazione.
Durante gli incontri bilaterali, il Presidente Röpke ha discusso con leader politici bosniaci, come il Ministro degli Affari Civili e il Vice Alto Rappresentante Principale in Bosnia ed Erzegovina, affrontando temi chiave quali le sfide socio-economiche e politiche che il Paese deve affrontare. È emerso un grande interesse da parte delle autorità bosniache riguardo alla proposta del CESE di istituire un comitato di monitoraggio specifico per il Paese, composto da rappresentanti della società civile e dei partner sociali. Questo comitato sarebbe fondamentale per garantire un processo trasparente e coordinato nell’attuazione delle riforme.
Inoltre, il Presidente Röpke ha partecipato a un’intervista con O Kanal, dove ha discusso i risultati della missione e ha ribadito l’impegno del CESE nel supportare gli sforzi di adesione dell Bosnia ed Erzegovina all’UE, sottolineando il ruolo vitale della società civile in questo percorso.
Il CESE ha confermato il suo impegno a sostenere i progressi della Bosnia-Erzegovina verso l’adesione all’Unione Europea, enfatizzando l’importanza della partecipazione inclusiva della società civile nei processi di policymaking e riforma. Questa forte connessione tra le istituzioni europee e la società civile sarà determinante per il successo della Bosnia ed Erzegovina nei futuri negoziati, aprendo la strada verso un futuro in seno all’Unione Europea. La società civile non è solo un attore passivo, ma un protagonista attivo, essenziale per il progresso e la sostenibilità della democrazia nel Paese e per il raggiungimento di un’Europa più inclusiva e prospera.
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