La Bce dà il via libera al Piano Draghi

Il programma prevede l’acquisto di 60 miliardi di titoli di Stato al mese fino al 2016. Obiettivo: contrastare la deflazione e stimolare la ripresa economica nell’eurozona Il Presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha annunciato il piano varato dalla Bce sul Quantitative easing, il programma di acquisto di titoli con cui l’istituto di Francoforte
Il programma prevede l’acquisto di 60 miliardi di titoli di Stato al mese fino al 2016. Obiettivo: contrastare la deflazione e stimolare la ripresa economica nell’eurozona

Il Presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha annunciato il piano varato dalla Bce sul Quantitative easing, il programma di acquisto di titoli con cui l’istituto di Francoforte si propone di contrastare la deflazione nell’eurozona e rilanciare l’economia favorendo i prestiti e gli investimenti. Il “Quantitative easing”, letteralmente «alleggerimento o allentamento quantitativo», è un piano di acquisto ingente di titoli di Stato e altre attività finanziarie dalle banche teso ad immettere denaro fresco nell’economia europea, incentivare i prestiti bancari verso le imprese e far crescere l’inflazione.

Draghi ha spiegato che il piano durerà fino al settembre 2016 (termine che potrà essere prorogato fino a quando ci sarà una correzione dell’inflazione tale che il livello dei prezzi arriverà vicino al 2%) e prevederà l’acquisto di 60 miliardi di bond governativi al mese a partire da marzo, pari ad un pacchetto complessivo di sostegno da circa 1.080 miliardi di euro. La Bce acquisterà titoli di stato con scadenze fra 2 e 20 anni. Gli acquisti saranno effettuati in base alla quota di ogni banca centrale nazionale nel capitale della Bce.

L’acquisto di titoli di Stato da parte della Bce, ha specificato Draghi, sarà operato con un criterio di condivisione del rischio con le banche centrali dei paesi interessati, per una quota pari all’80% del totale. Dunque solo il 20% sarà totalmente a carico della Banca centrale europea. Questa decisione, ha aggiunto il governatore, è stata presa per smorzare le preoccupazioni di alcuni Paesi. Su questo punto il Presidente ha tenuto a precisare che la Bce potrà acquistare per un importo massimo che non superi il 33% del debito di ciascun Paese. Inoltre per ogni emissione non potrà acquistare più del 25% dei titoli. Gli acquisti saranno effettuati in base alle quote che ogni banca centrale detiene nel capitale Bce: dunque il 18% dei titoli di Stato che la Bce comprerà saranno bund tedeschi (pari alla quota della Germania), il 14% Oat francesi ed il 12,3% saranno BTp italiani.

Draghi ha poi ribadito gli obiettivi del piano, chiarendo che per la Bce è importante che le riforme strutturali siano attuate in modo credibile ed efficace per far salire le aspettative di reddito delle famiglie e per incoraggiare le imprese ad aumentare gli investimenti da subito, così da anticipare la ripresa economica. Ha poi sottolineato che il Consiglio direttivo della Bce è stato unanime sul fatto che il Quantitative easing rappresenti un vero strumento di politica monetaria, mentre sulla necessità di lanciarlo subito ha specificato che la decisione è stata presa a larga maggioranza. La Banca centrale europea ha lasciato il tasso principale di rifinanziamento fermo al minimo storico dello 0,05%. Il tasso sui prestiti marginali e quello sui depositi bancari restano rispettivamente allo 0,30% e -0,20%.