
La plenaria di Strasburgo, martedì mattina, ha ospitato il dibattito sulla proposta di mobilitare già dal 2015 un miliardo di euro a favore dell’Iniziativa a favore della gioventù (Young Employment Initiative, YEI). L’iniziativa era stata creata nel marzo 2013 dalla Commissione, in seguito all’urgente richiesta del Consiglio di far fronte a un livello di disoccupazione senza precedenti. Ad oggi, i giovani disoccupati sono 7,5 milioni in tutta Europa, e il tasso di disoccupazione raggiunge picchi del 50%, con gravi conseguenze di esclusione sociale ed economica.
Presente in plenaria la commissaria per l’Occupazione Marianne Thyssen, che ha riconosciuto che non sono stati raggiunti i risultati attesi e che il prefinanziamento iniziale risulta un punto problematico, in particolar modo per i Paesi sottoposti a maggiori vincoli di bilancio. La nuova proposta della Commissione tenta di porvi rimedio e propone l’aumento dello stanziamento previsto per la YEI per l’anno 2015 da 35 milioni a 1 miliardo, senza nessuna implicazione per gli stanziamenti di bilancio né per altri programmi. La somma rappresenta il 30% della linea di bilancio dedicata alle YEI, pari a 3,2 miliardi, e dovrebbe permettere un adeguato livello di prefinanziamento, garantendo supporto a circa 650.000 giovani.
La maggioranza degli oratori ha appoggiato l’idea di accelerare l’assegnazione dei finanziamenti per progetti contro la disoccupazione giovanile, e al contempo di sviluppare soluzioni a lungo termine e introdurre delle riforme strutturali. In risposta ai commenti degli europarlamentari, la commissaria ha garantito che la Commissione ha fatto molti sforzi per la YEI e che altrettanti ne saranno fatti per effettuare severi controlli e valutazioni dei progetti, pena sanzioni e la restituzione del finanziamento. Ha inoltre riconosciuto che il problema non si risolve solo con i soldi, poiché la soluzione è legata alle dinamiche dell’offerta e della domanda sul mercato del lavoro. E qui si inserisce il Piano Juncker, che punta ad attirare capitali privati verso determinati settori strategici, dove si può creare lavoro.
Posto che l’Iniziativa a favore della gioventù è complementare al Fondo sociale europeo (FSE) nelle regioni con una disoccupazione superiore al 25%, Parlamento e Consiglio europeo dovranno emendare il regolamento FSE entro l’estate per consentire il progetto di anticipazione dei finanziamenti al 2015.