Primo vertice UE – Asia Centrale a Samarcanda

Inaugurata una nuova era di cooperazione strategica per “investire nel futuro”

Il 4 aprile 2025 ha segnato un momento storico nelle relazioni internazionali: si è tenuto a Samarcanda, in Uzbekistan, il primo vertice ufficiale tra l’Unione Europea e i cinque paesi dell’Asia centrale – Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan. L’incontro ha posto le basi per una partnership strategica rafforzata, in un momento cruciale per l’equilibrio geopolitico globale.

A rappresentare l’UE sono stati António Costa, presidente del Consiglio europeo, e Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea e ad ospitare il vertice, il presidente uzbeko Shavkat Mirziyoyev. Durante la sessione plenaria, nel suo intervento, Costa ha dichiarato: “Sono passati 30 anni da quando abbiamo stabilito relazioni diplomatiche tra l’Unione Europea e i cinque paesi dell’Asia centrale, ed è tempo di riconoscere il profondo significato dei legami che ci uniscono. Negli ultimi anni, con l’adozione della strategia dell’Unione europea per l’Asia centrale (2019), della roadmap congiunta per approfondire i legami tra l’UE e l’Asia centrale (2023) e lo slancio della strategia EU Global Gateway, abbiamo rafforzato il nostro impegno con la vostra regione. Credo tuttavia che la nostra relazione non abbia ancora raggiunto il suo pieno potenziale. La nostra partnership è un viaggio, non una destinazione. Questo summit segna l’inizio di una nuova dimensione nelle nostre relazioni, e non sarà un evento isolato.”

I leader hanno così ribadito il loro impegno ad approfondire la cooperazione tra l’UE e l’Asia centrale e hanno deciso di trasformare la relazione in un partenariato strategico, segnato col rilascio di una dichiarazione congiunta.

Al summit, sono stati diversi i temi affrontati e poi inclusi nella dichiarazione:

  1. Cooperazione multilaterale e regionale: al centro del vertice è stato ribadito l’impegno comune al rispetto del diritto internazionale, alla difesa della sovranità e dell’integrità territoriale e alla promozione della pace. Nella dichiarazione congiunta, i leader hanno affermato: “Ci impegniamo a cooperare per la pace, la sicurezza e la democrazia, a rispettare pienamente il diritto internazionale, compresa la Carta delle Nazioni Unite e i principi fondamentali del rispetto dell’indipendenza, della sovranità e dell’integrità territoriale di tutti gli Stati, entro i loro confini riconosciuti a livello internazionale.”

 

  1. Guerra, pace e stabilità: è stato sottolineato inoltre il sostegno a una “pace globale, giusta e duratura in Ucraina da raggiungere il prima possibile”, e la necessità di evitare ogni uso della forza nelle relazioni internazionali. Preoccupazione comune è stata espressa per “la situazione in Afghanistan e per i possibili rischi di ricaduta in Asia centrale ed Europa.” I leader hanno inoltre sottolineato che la prevenzione dell’elusione delle sanzioni resta un aspetto importante nelle relazioni tra l’UE e l’Asia centrale. In termini di pace e prosperità regionale, hanno accolto con favore la firma, il 13 marzo 2025, del trattato sul confine di Stato tra Kirghizistan e Tagikistan.

 

  1. Sicurezza: UE e Asia si sono dichiarate pronte ad affrontare le sfide comuni in materia di sicurezza e ad esplorare nuove possibilità di impegno tra le regioni. Pertanto, hanno deciso di intensificare la cooperazione contro minacce condivise come sicurezza informatica e minacce ibride, terrorismo, rafforzamento della sicurezza alle frontiere, traffico di droga e tratta di esseri umani, minacce chimiche e nucleari. Infine, hanno deciso di aprire un dialogo specifico dedicato alla sicurezza e focalizzato sul combattere il terrorismo, l’estremismo violento e sul rafforzare la resilienza sociale contro la disinformazione.

 

  1. Economia, commercio e investimenti: il vertice ha anche segnato un rilancio del partenariato economico. Con l’UE già secondo partner commerciale della regione e principale investitore (con oltre il 40% degli investimenti nella regione), i leader hanno sottolineato l’importanza di rafforzare le relazioni economiche per sviluppare e diversificare ulteriormente il commercio. Per progredire verso tale obiettivo, si sono impegnati a organizzare eventi economici regolari e a promuovere la cooperazione in linea con la strategia Global Gateway . Inoltre, si punta ora a rafforzare ulteriormente i legami attraverso la piena attuazione degli accordi bilaterali di partenariato e cooperazione rafforzati (EPCA), che stabiliscono quadri giuridici per una cooperazione regionale più efficace e completa in un’ampia gamma di settori. Mentre un EPCA tra UE e Kazakistan è già in vigore dal 2020, i leader hanno accolto con favore la firma dell’EPCA UE-Kirghizistan a giugno 2024 e attendono ora quello con Uzbekistan e Tagikistan.

 

  1. Clima, energia e connettività: nella dichiarazione, l’azione climatica è stata indicata come una priorità trasversale. I leader si sono impegnati a intensificare gli sforzi per combattere il cambiamento climatico, migliorare la gestione delle risorse idriche e sostenere la rigenerazione del Mar d’Aral. Il presidente Costa ha partecipato anche alla sessione di apertura del Forum Internazionale sul Clima di Samarcanda, dove ha ribadito che “l’azione per il clima non è più una scelta, ma una necessità comune”. I leader hanno concordato anche di rafforzare la connettività di trasporto sostenibile, mobilitando 10 miliardi di euro dal Global Gateway Investors Forum di gennaio 2024 per lo sviluppo di progetti infrastrutturali lungo il Middle Corridor, come il corridoio trans-Caspio, destinato a collegare Europa e Asia in meno di 15 giorni. Inoltre, è stata approvata la dichiarazione d’intenti UE-Asia centrale sulle materie prime critiche e la tabella di marcia 2025-2026 nell’ambito del memorandum d’intesa UE-Kazakistan sulle materie prime critiche, le batterie e l’idrogeno verde. È stato anche riconosciuto il coinvolgimento crescente nella regione della BEI e della Banca per la ricostruzione e lo sviluppo e auspicata la futura istituzione di una rappresentanza regionale della BEI per l’Asia centrale e di uffici nazionali nelle capitali.

 

  1. Diritti umani, istruzione e mobilità: i leader hanno riaffermato la centralità dello stato di diritto e della tutela dei diritti umani, pilastri delle relazioni bilaterali e valori fondamentali comuni. Tra i temi prioritari figurano la libertà di espressione, dei media, i diritti delle donne e dei bambini, i diritti dei lavoratori. È stato inoltre valorizzato il Forum della società civile UE-Asia centrale come spazio di dialogo democratico. Nel campo dell’istruzione e della scienza, la collaborazione si rafforzerà sul piano della mobilità accademica per formazione e ricerca, attraverso i programmi Erasmus+ e Horizon Europe, con l’obiettivo di favorire scambi accademici e introdurre approcci educativi innovativi e avanzati.

L’UE guarda a questa partnership e ai suoi sviluppi con grande entusiasmo e con ottimismo. Non a caso infatti, il motto del summit è stato: “investire nel futuro”. Se le promesse verranno mantenute, questo incontro potrebbe rivelarsi un punto di svolta geopolitico per entrambe le regioni.

 

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