La Commissione europea ha pubblicato il pacchetto di primavera del semestre europeo 2025, delineando le principali sfide economiche e sociali che l’Unione si trova ad affrontare e offrendo orientamenti strategici agli Stati membri per rafforzare la competitività, la prosperità e la resilienza dell’economia europea. Il pacchetto si colloca in un contesto internazionale caratterizzato da forti incertezze geopolitiche e commerciali, ed è strettamente connesso alla Bussola della Competitività, la roadmap quinquennale della Commissione volta a rafforzare la posizione globale dell’UE.
Le raccomandazioni specifiche per Paese elaborate dalla Commissione si concentrano su tre settori chiave:
- Politica fiscale, con particolare attenzione alla sostenibilità di bilancio;
- Attuazione dei piani di ripresa e resilienza e dei programmi di coesione;
- Sfide strutturali emergenti, in linea con le priorità della Bussola della Competitività.
Questi orientamenti mirano a sostenere l’innovazione, la decarbonizzazione secondo gli obiettivi del Clean Industrial Deal, la riduzione delle dipendenze strategiche e il rafforzamento della sicurezza, anche attraverso investimenti in capacità difensive.
Il pacchetto di primavera rappresenta anche la prima valutazione condotta nell’ambito del quadro rivisto di governance economica, che considera i piani strutturali e di bilancio a medio termine presentati nell’autunno 2024. Un elemento centrale di questa revisione è la clausola di salvaguardia nazionale, che consente agli Stati membri di superare temporaneamente i vincoli alla crescita della spesa pubblica per finanziare investimenti straordinari nella difesa, come previsto dal piano ReArm Europe / Readiness 2030. Finora, 16 Stati membri hanno richiesto di attivare tale clausola, e la Commissione ha raccomandato al Consiglio di approvarla.
Nel quadro della sorveglianza fiscale, la Commissione ha valutato che Francia, Italia, Ungheria, Malta, Polonia e Slovacchia non necessitano di ulteriori interventi nell’ambito della procedura per i disavanzi eccessivi. Al contrario, ha proposto un nuovo percorso correttivo per il Belgio e ha raccomandato al Consiglio di constatare che la Romania non ha adottato misure efficaci, dato il peggioramento dei suoi conti pubblici e della competitività di costo. Inoltre, l’analisi approfondita degli squilibri macroeconomici, condotta nell’ambito del Meccanismo di Allerta 2025, ha rivelato che Cipro, Estonia e Germania non presentano squilibri rilevanti, mentre Ungheria, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Slovacchia e Svezia continuano ad affrontare vulnerabilità economiche. La Romania, in particolare, mostra squilibri eccessivi.
Nel pacchetto è inclusa anche la proposta di orientamenti aggiornati per l’occupazione, volti a promuovere mercati del lavoro più equi e inclusivi. Basati sugli indirizzi adottati nel dicembre 2024, gli aggiornamenti tengono conto dell’evoluzione tecnologica e geopolitica, con particolare attenzione alla carenza di manodopera, allo sviluppo di competenze digitali e alle sfide sociali emergenti. I nuovi orientamenti mirano a promuovere mercati del lavoro più equi e inclusivi, in linea con l’Unione delle competenze e la bussola della competitività. Inoltre, in linea con la nuova convergenza sociale integrata nel quadro economico, la Commissione ha completato una doppia analisi su occupazione, competenze e condizioni sociali negli Stati membri. I risultati sono stati pubblicati nella Relazione comune sull’occupazione (RGE) 2025 e in un’analisi dettagliata pubblicata nell’aprile 2025.
Con il pacchetto di primavera 2025, la Commissione europea conferma la sua strategia di rafforzamento integrato della competitività europea, con strumenti di governance più flessibili, orientamenti mirati e una forte enfasi sulle politiche occupazionali e industriali. In un’epoca di incertezze globali, l’UE punta a costruire un’economia più resiliente, verde e autonoma, fondata su innovazione, coesione e responsabilità comune.
Maggiori Informazioni:
La Commissione fornisce orientamenti agli Stati membri per rafforzare la competitività dell’UE
