Next stop Bruxelles: settimana dal 23 al 27 giugno

L'agenda settimanale delle Istituzioni europee a cura del Desk Europeo di Confprofessioni

Commissione Europea

Il 25 giugno 2025, la Commissione europea presenterà formalmente una proposta legislativa per l’adozione di un nuovo quadro permanente in materia di aiuti di Stato, con l’obiettivo di rafforzare gli strumenti a disposizione degli Stati membri per sostenere la transizione verde e digitale, in coerenza con le finalità strategiche del Green Deal europeo. La proposta si colloca nel solco della riflessione avviata con il Quadro Temporaneo di Crisi e Transizione (Temporary Crisis and Transition Framework – TCTF), adottato nel contesto della risposta europea alla crisi energetica e industriale innescata dall’invasione russa dell’Ucraina e dalla competizione globale su tecnologie emergenti.

Il nuovo schema proposto dalla Commissione mira a dotare l’Unione di un sistema di regole strutturato e stabile che consenta interventi pubblici mirati nei settori considerati strategici per la decarbonizzazione e la sovranità tecnologica europea. In particolare, il regolamento prevede una cornice giuridica più flessibile per il sostegno agli investimenti in tecnologie pulite (come pannelli solari, turbine eoliche, pompe di calore, batterie, elettrolizzatori e cattura e stoccaggio del carbonio), alla localizzazione di impianti industriali nei settori a zero o basse emissioni, nonché allo sviluppo di filiere critiche per l’economia verde.

Tra le misure anticipate figurano:

  • un ampliamento delle categorie di aiuti compatibili con il mercato interno ex art. 107(3)(c) TFUE;
  • procedure di notifica semplificate per progetti strategici in linea con gli obiettivi del Net-Zero Industry Act;
  • l’introduzione di criteri armonizzati per evitare distorsioni significative della concorrenza nel mercato unico;
  • la possibilità, in casi circoscritti, di concedere aiuti fino all’equivalente dell’importo necessario per evitare la rilocalizzazione di investimenti verso Paesi terzi (matching aid).

La proposta sarà sottoposta a una prima discussione politica a livello di Consiglio già nel corso dell’estate e sarà oggetto di un ampio confronto interistituzionale, anche alla luce delle posizioni espresse dagli Stati membri e degli orientamenti generali che emergeranno in occasione del Consiglio europeo del 26–27 giugno. Essa rappresenta un tassello fondamentale della nuova strategia industriale dell’UE, che intende rafforzare la resilienza economica, promuovere l’innovazione e favorire la neutralità climatica entro il 2050.

Consiglio dell’UE

Il Consiglio Europeo si riunirà a Bruxelles il 26 e 27 giugno 2025, su convocazione del Presidente António Costa. L’incontro si inserisce in un contesto internazionale caratterizzato da forti tensioni geopolitiche, transizioni strutturali complesse e sfide sistemiche che richiedono un rinnovato impegno collettivo da parte degli Stati membri. I Capi di Stato e di Governo saranno chiamati a confrontarsi su una serie di priorità strategiche per il futuro dell’Unione, volte a rafforzare la competitività, la sicurezza e l’autonomia dell’Europa, consolidandone al contempo il ruolo come attore globale efficace, prevedibile e affidabile.

Uno dei temi centrali sarà il posizionamento geoeconomico dell’Unione nel mondo, in relazione ai mutamenti dell’economia globale e alle relazioni con i principali partner strategici. I leader rifletteranno sullo stato del mercato unico e sulle iniziative volte ad approfondirlo, anche alla luce delle esigenze di rafforzamento della competitività industriale. In questo contesto, si valuteranno anche gli sviluppi più recenti relativi alla dimensione esterna dell’euro e alla possibilità di rafforzarne ulteriormente il ruolo internazionale.

Ampio spazio sarà riservato alla difesa e alla sicurezza. Alla luce delle decisioni adottate nel Consiglio Europeo di marzo 2025, si discuteranno i progressi compiuti nella costruzione di una difesa europea integrata e la tabella di marcia verso una piena prontezza strategica entro il 2030. L’agenda prevede un aggiornamento sui lavori in corso per l’aumento delle capacità difensive, il rafforzamento dell’industria europea della difesa e il consolidamento delle risorse finanziarie disponibili a livello europeo, tenendo conto dell’imminente vertice NATO.

I leader dedicheranno un segmento dell’incontro all’Ucraina. È previsto un intervento del Presidente Zelenskyy, seguito da uno scambio di vedute sulla situazione militare e diplomatica, sul percorso europeo dell’Ucraina e sul sostegno da parte dell’UE. Il Consiglio ribadirà l’impegno ad adoperarsi per una pace giusta, duratura e fondata sui principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale, condannando la guerra di aggressione condotta dalla Federazione Russa.

Sarà affrontata anche la crisi in Medio Oriente, con particolare attenzione alla situazione umanitaria nella Striscia di Gaza. Il Consiglio discuterà degli strumenti a disposizione dell’UE per promuovere un cessate il fuoco immediato, l’accesso umanitario senza ostacoli, la liberazione degli ostaggi e una soluzione politica basata su due Stati, facendo seguito ai risultati della Conferenza ONU di New York (17–20 giugno 2025).

Tra gli altri temi in agenda, figurano l’attuazione del nuovo Patto su migrazione e asilo, la lotta alla criminalità organizzata e il rafforzamento della sicurezza interna. I leader si confronteranno inoltre sull’adesione della Repubblica di Moldova e sul processo di allargamento dell’UE nei Balcani occidentali, a seguito della recente missione del Presidente Costa nella regione.

Il Consiglio prenderà avvio giovedì 26 giugno alle ore 11.00 con l’usuale scambio di opinioni con la Presidente del Parlamento europeo, cui seguirà un dialogo con il Presidente Zelenskyy e la sessione di lavoro dedicata all’Ucraina. Salvo imprevisti, i lavori si concluderanno in giornata.

Parlamento Europeo

Nel corso della settimana dal 23 al 27 giugno 2025 si riuniranno numerose commissioni parlamentari del Parlamento europeo, chiamate a discutere e adottare atti di rilievo in ambito giuridico, economico e sociale. Le attività in programma rappresentano un passaggio significativo nella definizione di alcune priorità strategiche dell’agenda legislativa europea, con particolare riferimento alla competitività dell’Unione, alla semplificazione normativa e al rafforzamento dei diritti fondamentali.

23–24 giugno 2025 – Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (LIBE)

La Commissione LIBE procederà all’adozione del parere sulla relazione di iniziativa sulla Strategia per l’uguaglianza di genere, contribuendo alla revisione del quadro politico dell’Unione per l’uguaglianza tra donne e uomini nel periodo post-2025. Il parere approfondisce i nodi ancora irrisolti in materia di parità salariale, rappresentanza politica e contrasto alla violenza di genere, con proposte per rafforzare l’integrazione della prospettiva di genere in tutte le politiche UE (gender mainstreaming) e promuovere un monitoraggio sistemico degli obiettivi a livello nazionale e sovranazionale. Il documento si inserisce nel più ampio dibattito sul futuro del pilastro europeo dei diritti sociali.

23–24 giugno 2025 – Commissione giuridica (JURI)

Durante la sessione, la Commissione JURI adotterà la relazione sulla proposta di direttiva relativa all’armonizzazione di taluni aspetti del diritto fallimentare, parte del pacchetto di misure per la creazione di uno Spazio europeo di giustizia economica. L’obiettivo è garantire maggiore certezza giuridica nei procedimenti transfrontalieri, uniformare le definizioni chiave (es. insolvenza, attivo fallimentare, privilegi dei creditori) e favorire una gestione efficiente e trasparente delle crisi aziendali. La riforma è finalizzata a migliorare il funzionamento del mercato interno e a ridurre gli ostacoli normativi alle attività economiche.

La Commissione esaminerà inoltre la bozza di relazione sulle modifiche alle direttive CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) e CSDDD (Corporate Sustainability Due Diligence Directive), nell’ambito del cosiddetto pacchetto Omnibus I. Le modifiche proposte mirano a chiarire l’ambito di applicazione, semplificare gli obblighi di rendicontazione ESG per le PMI e armonizzare le disposizioni transitorie, in risposta alle osservazioni pervenute dagli stakeholder nel corso della prima fase attuativa.

23–24 giugno 2025 – Commissione per gli affari economici e monetari (ECON)

La Commissione ECON discuterà e approverà un’interrogazione parlamentare alla Commissione europea sulla tassazione delle grandi piattaforme digitali, focalizzata sulla trasparenza delle pratiche fiscali e sull’equità del sistema tributario europeo nel contesto digitale. L’interrogazione solleva quesiti in merito all’attuazione delle norme internazionali sull’imposta minima globale (Pillar II), all’impatto delle attuali differenze tra sistemi fiscali nazionali e alla necessità di strumenti fiscali armonizzati per evitare pratiche elusive da parte delle imprese digitali a più alta capitalizzazione.

25–26 giugno 2025 – Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori (IMCO)

Nel corso della sessione, la Commissione IMCO organizzerà un’audizione pubblica sulla nuova Strategia per il mercato unico, con la partecipazione di esperti, autorità nazionali e rappresentanti del settore produttivo. Il dibattito sarà incentrato sulla necessità di rafforzare l’integrazione del mercato interno attraverso una maggiore armonizzazione normativa, il completamento dell’Unione dei mercati dei capitali e il miglioramento dell’attuazione delle norme esistenti da parte degli Stati membri. La strategia intende affrontare le persistenti barriere amministrative e giuridiche che ostacolano la piena mobilità di beni, servizi, persone e capitali, con un focus particolare sulle PMI e sulla transizione digitale.

25 giugno 2025 – Sottocommissione per le questioni fiscali (FISC)

La Sottocommissione FISC sarà impegnata nell’esame degli emendamenti alla relazione di iniziativa sulla frammentazione del sistema fiscale europeo e le sue conseguenze sulla competitività dell’UE. Il documento identifica le principali disomogeneità nei regimi fiscali nazionali (in particolare IVA, imposta sulle società e fiscalità sul lavoro) che generano distorsioni nel mercato unico e ostacolano l’attrattività economica dell’Unione per gli investitori esterni. L’iniziativa propone una serie di raccomandazioni per una graduale convergenza fiscale, in linea con il principio di sussidiarietà e nel rispetto delle competenze nazionali.

A margine dei lavori, si terrà un workshop tecnico sulle barriere fiscali che colpiscono i lavoratori transfrontalieri, con la partecipazione di ricercatori, rappresentanti della Commissione e organizzazioni di categoria. Il seminario metterà in evidenza le sfide derivanti dalla doppia imposizione, dall’assenza di riconoscimento reciproco delle detrazioni personali e dalla frammentazione delle regole in materia di sicurezza sociale. Verranno inoltre presentati casi concreti e proposte di semplificazione a sostegno della mobilità professionale all’interno dell’Unione.

Desk Europeo di Confprofessioni