L’Europa delle professioni guarda al futuro

A Venezia l’assemblea generale del Ceplis ha fissato le basi per far crescere i professionisti nel mercato europeo. Quattro sfide aperte: Carta dei valori comuni, etica professionale, promozione dell’imprenditorialità, revisione della direttiva qualifich Lo scorso 5 giugno Venezia è stata la capitale europea delle professioni. Sotto l’egida di Confprofessioni, nella cornice del Centro culturale degli
A Venezia l’assemblea generale del Ceplis ha fissato le basi per far crescere i professionisti nel mercato europeo. Quattro sfide aperte: Carta dei valori comuni, etica professionale, promozione dell’imprenditorialità, revisione della direttiva qualifich

Lo scorso 5 giugno Venezia è stata la capitale europea delle professioni. Sotto l’egida di Confprofessioni, nella cornice del Centro culturale degli Artigianelli, si è svolta infatti l’Assemblea Generale e la riunione aperta del Comitato permanente del Consiglio europeo delle libere professioni (Ceplis). Durante i lavori delle 30 associazioni interprofessionali e monoprofessionali europee, è stata confermata la presidenza di Rudolf Kolbe, rappresentante della confederazione interprofessionale austriaca, e la prima vice- presidenza di Gaetano Stella, presidente di Confprofessioni, il principale organismo di rappresentanza delle libere professioni in Italia.

 

Al centro dei lavori dell’Assemblea e del Comitato permanente, l’impegno delle libere professioni nella società e il loro ruolo socio-economico nell’attuale panorama europeo, che rappresenta una delle priorità fissate dal Ceplis per il 2015, con un focus particolare sulla recente revisione di valori comuni delle professioni liberali in Europa. Alla luce delle recenti direttive Ue che spingono verso una maggiore integrazione tra i paesi comunitari e, quindi, sullo sviluppo delle attività transfrontaliere all’interno dell’Unione europea, il Consiglio europeo delle professioni ha deciso di stringere un vero e proprio patto con i cittadini e le istituzioni, per valorizzare i principi fondamentali che stanno alla base del lavoro professionale.

 

Riservatezza, indipendenza e imparzialità, assunzione di responsabilità sono alcuni valori comuni elaborati dal Ceplis per rispondere alle sollecitazioni della Commissione europea che invita i Paesi membri all’elaborazione di codici deontologici capaci di far emergere le specificità delle attività professionali, ampliando la portata di tali valori comuni su scala globale. “Dobbiamo pensare globalmente quando si tratta di etica professionale” ha affermato il neo presidente Kolbe; mentre il primo vicepresidente Stella ha sottolineato l’importanza di andare oltre i codici di condotta e i requisiti minimi legali, per riaffermare i principi dell’etica professionale, quale “elemento distintivo di ogni singolo professionista nel suo rapporto con i pazienti, i clienti, i consumatori”. L’impegno del Ceplis sul fronte dell’etica professionale è confermato anche dal progetto che punta alla creazione di un centro di eccellenza, unico in Europa, che sorgerà sull’isola di Malta, per sviluppare attività formative in materia deontologica e di ricerca applicata nei diversi settori professionali.

 

Altro tema scottante, affrontato dall’assise veneziana riguarda i lavori della Direzione Generale Mercato interno, industria, imprenditorialità e Pmi della Commissione europea. Durante la riunione del Comitato permanente presieduto dal primo vice presidente del Ceplis Stella grande enfasi è stata posta sull’imprenditorialità dei liberi professionisti. Dopo il varo del Piano d’azione 2020 e delle linee d’azione elaborate dal gruppo di lavoro del Bolstering the business of libera professional promosso dalla Commissione europea, Stella ha sottolineato l’importanza di tali strumenti per favorire e sostenere l’ingresso nel mercato dei giovani professionisti, puntando il dito sulle lacune dei percorsi formativi universitari in rapporto alla realtà del lavoro professionale.

 

In seno al Comitato permanente si è discusso anche dello stato di avanzamento della direttiva sul riconoscimento delle qualifiche professionali e del processo di attuazione nella legislazione degli Stati membri, con particolare attenzione alla tessera professionale europea e lo sviluppo di quadri comuni della formazione, che in questa sede ha ricevuto particolare sostegno da parte della Commissione europea considerando il positivo effetto ‘moltiplicatore’ di Ceplis.

 

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