Un Erasmus per i praticanti professionisti

Le idee, le opportunità e le testimonianze «Un network europeo di studi professionali in grado di ospitare e formare i professionisti del futuro». Non è un miraggio, ma una realtà a portata di mano quella che il primo vicepresidente del Ceplis, Gaetano Stella, ha presentato all’assise di Venezia, per estendere le opportunità del programma Erasmus
Le idee, le opportunità e le testimonianze

«Un network europeo di studi professionali in grado di ospitare e formare i professionisti del futuro». Non è un miraggio, ma una realtà a portata di mano quella che il primo vicepresidente del Ceplis, Gaetano Stella, ha presentato all’assise di Venezia, per estendere le opportunità del programma Erasmus anche ai giovani che aspirano alla carriera professionale. «Esistono già programmi di mobilità per giovani professionisti e lavoratori autonomi, finanziati dalle istituzioni europee e nazionali, ma bisogna perseguire con decisione un programma Erasmus per i praticanti delle professioni ordinistiche» ha sottolineato Stella. «Pensiamo  alla creazione di un circuito europeo di professionisti che consenta lo svolgimento di periodi di pratica professionale all’estero regolarmente riconosciuti nel Paese d’origine, in cui il praticante acquisirà l’abilitazione professionale. Il praticantato europeo potrebbe trovare linee di finanziamento da parte di tutti i fondi comunitari».

 

Nel corso dei lavori del Comitato permanente del Ceplis, i vantaggi e le opportunità del programma Erasmus sono stati  illustrati da Daniela Nardello, referente del progetto Erasmus per giovani imprenditori di Unioncamere del Veneto ed Eurosportello Veneto e hanno visto la testimoniznza diretta dell’architetto veneziano Riccardo Artico. Il progetto Erasmus per i praticanti professionisti ricalca fedelmente quanto già previsto dalla Commissione Ue per favorire la mobilità dei giovani imprenditori in Europa. Grazie anche al supporto delle organizzazioni intermedie, chiamate a coordinare le attività di partenariato tra i diversi Paesi, i professionisti di domani avranno la possibilità di acquisire nuove competenze nel Paese ospitante e potranno contare sullo sviluppo di reti, relazioni e scambi che, una volta tornati nel loro paese d’origine, consentiranno di accedere a nuovi mercati e di sviluppare relazioni professionali all’interno del mercato europeo.