
Dal 1° settembre 2015, le spese obbligatorie necessarie per il funzionamento degli uffici giudiziari dovranno essere sostenute dal ministero della Giustizia e non più dai comuni. È quanto previsto dalla legge di stabilità 2015 e riferito da una nota del ministero lo scorso 4 luglio.
Viene così superato il sistema, in vigore dal 1941, che poneva a carico dei comuni l’onere di anticipare tali spese, che poi venivano rimborsate dal Ministero.
A livello centrale le competenze connesse al funzionamento degli uffici giudiziari verranno attribuite alla Direzione generale delle risorse materiali e delle tecnologie. A livello periferico, invece, è stata prevista l’istituzione di una commissione permanente, competente per gli uffici giudiziari che hanno sede nello stesso circondario e diretta dal presidente della corte di appello o dal presidente del tribunale, quando il tribunale non è sede di capoluogo di distretto.
La commissione permanente, riporta la nota, ha il compito di individuare i fabbisogni necessari per il funzionamento degli uffici, quali ad esempio: manutenzione di immobili, riscaldamento, climatizzazione, utenze, pulizia e disinfestazione, raccolta e smaltimento dei rifiuti, giardinaggio, facchinaggio, traslochi, vigilanza, custodia.
Per quanto riguarda la sicurezza, infine, è stato previsto che in caso di urgenza provveda il Procuratore generale.