Presentato il XV Rapporto di monitoraggio sull’apprendistato

Nel 2014 le assunzioni sono cresciute del 4,4% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, una variazione negativa causata dall’introduzione del contratto a tutele crescenti, ha caratterizzato il primo trimestre del 2015 (-14,3% rispetto al primo del 2014) Presentato, lo scorso 8 luglio, il XV Rapporto di monitoraggio sull’apprendistato, realizzato dall’Isfol su incarico del Ministero del Lavoro. I
Nel 2014 le assunzioni sono cresciute del 4,4% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, una variazione negativa causata dall’introduzione del contratto a tutele crescenti, ha caratterizzato il primo trimestre del 2015 (-14,3% rispetto al primo del 2014)

Presentato, lo scorso 8 luglio, il XV Rapporto di monitoraggio sull’apprendistato, realizzato dall’Isfol su incarico del Ministero del Lavoro. I dati contenuti nel Rapporto evidenziano una crescita (+4,4%) delle assunzioni con contratto di apprendistato nel 2014 rispetto all’anno precedente. Tuttavia, mentre la spinta è massima nel secondo trimestre del 2014 e comunque positiva nel primo e nel terzo, segue nell’ultimo trimestre una variazione negativa che aumenta nel primo trimestre del 2015 (-14,3% rispetto al primo trimestre 2014).

 

“Le assunzioni in apprendistato hanno dimostrato di essere abbastanza sensibili alle modifiche introdotte dal decreto legislativo 34 del 2014 convertito in legge”, ha commentato il Presidente dell’Isfol, Pier Antonio Varesi, il quale ha proseguito spiegando la contrazione con “l’introduzione del contratto a tutele crescenti, che si è di fatto posto in alternativa al contratto di apprendistato”.

 

Dal rapporto emerge che tra le varie forme contrattuali previste, l’apprendistato di tipo professionalizzante continua ad essere quello maggiormente sfruttato (91% nel 2013), mentre rimane modesta la diffusione dell’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale e dell’apprendistato di alta formazione e ricerca (9%).

 

“Di fatto abbiamo a che fare con un unico contratto, gli altri fanno fatica a decollare. Dobbiamo lavorare molto per potenziare la formazione e dare slancio alle due tipologie finora poco sfruttate”, ha concluso Varesi.

 

La necessità di ripensare profondamente l’apprendistato collegato al conseguimento dei titoli di studio è stata sottolineata anche da Luigi Bobba, sottosegretario del ministero del Lavoro, il quale ha anche indicato la strada che il Governo intende percorrere in questo senso, ossia, adottare misure rivolte in modo prioritario alle imprese per la riduzione del costo del lavoro. “Questo contratto costerà di meno – ha dichiarato. Abbiamo ridotto gli ostacoli, come il vincolo all’assunzione, e abbiamo previsto degli incentivi”. Inoltre ha annunciato che “da settembre partirà una sperimentazione con le Regioni per rilanciare il contratto per la qualifica e il diploma professionale”.