Pensioni, il ministero del lavoro: “Più risorse per gli ammortizzatori sociali”

Un miliardo di euro in più per occupazione e formazione. Via libera definitivo alla riforma delle pensioni. La sottosegretaria Bellanova: “Il Governo prosegue nel suo impegno per garantire i livelli occupazionali durante i periodi di crisi” “Con 145 voti a favore, 97 contro, il Decreto 65 è stato approvato definitivamente ed entra dunque nella sua
Un miliardo di euro in più per occupazione e formazione. Via libera definitivo alla riforma delle pensioni. La sottosegretaria Bellanova: “Il Governo prosegue nel suo impegno per garantire i livelli occupazionali durante i periodi di crisi”

“Con 145 voti a favore, 97 contro, il Decreto 65 è stato approvato definitivamente ed entra dunque nella sua fase attuativa. Un provvedimento importante perché, rispondendo alle prescrizioni della Corte Costituzionale, fissa i criteri per la restituzione dell’indicizzazione delle pensioni e per l’attivazione del meccanismo di indicizzazione a partire dal 2016. In particolare voglio ricordare che per le pensioni fino a tre volte il trattamento minimo, la rivalutazione è corrisposta nella misura del 100%. Il decreto, tuttavia, non si limita a normare tale questione, ma si occupa in maniera incisiva anche di ammortizzatori sociali, aumentando considerevolmente le risorse ad essi assegnate”. Così la Sottosegretaria al Lavoro Teresa Bellanova, che ha rappresentato il Governo nel corso dell’iter parlamentare per la conversione in legge del Decreto n. 65.

 

“Intanto – spiega Bellanova – dispone un incremento di 1.020 milioni di euro, per il 2015, del Fondo sociale per occupazione e formazione, ai fini del finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga, in aggiunta allo stanziamento già previsto per il 2015 di 700 milioni”. “Aumentano – prosegue la Sottosegretaria – anche le risorse destinate alla cassa integrazione in deroga per il settore della pesca, costretto a fermo biologico legato all’avvicendarsi delle stagioni, che passa da 30 a 35 milioni di euro per il 2015”.

 

“Per quanto riguarda i contratti di solidarietà – prezioso strumento di tutela dei livelli occupazionali che il Governo intende valorizzare – il decreto prevede lo stanziamento di 290 milioni aggiuntivi. In particolare per il 2015, 150 milioni sono destinati all’innalzamento dal 60 al 70% dell’integrazione salariale dei contratti di Tipo A (riservati alle imprese che hanno accesso alla cassa integrazione), e 140 mln sono destinati ai contratti di Tipo B (utilizzati dalle imprese che non hanno accesso alla cassa integrazione) al fine di evitare o ridurre le eccedenze di personale. Inoltre, ulteriori 20 mln sono assegnati – passando da 115 a 135 milioni per il 2015 – per finanziare il secondo anno degli accordi di crisi aziendale per cessazione di attività che prevedono, tramite il trattamento di Cigs, la possibile rioccupazione dei lavoratori sospesi.

 

In questo modo il Governo – conclude Teresa Bellanova – prosegue nel suo impegno per la gestione delle crisi aziendali e soprattutto per garantire i livelli occupazionali durante i periodi di crisi. Un impegno che mi piacerebbe fosse accolto dalle parti sociali e dalle imprese come uno dei segni più tangibili della grande attenzione al mondo del lavoro e alla tutela del lavoro, e della consapevolezza che un sistema intelligente di ammortizzatori sociali, di accompagnamento e non di assistenza alle vertenze aziendali può, se utilizzato con la necessaria responsabilità, sostenere non solo la salvaguardia del lavoro ma anche il rilancio dell’impresa”.