
«Benissimo rimuovere gli ostacoli burocratici che bloccano lo sviluppo delle professioni sul territorio, ma poi quando ci caliamo nella realtà delle singole Regioni incontriamo sensibilità diverse che possono valorizzare o pregiudicare l’accesso agli incentivi, quasi sempre calibrati sulle imprese». È il commento del presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, al termine del secondo tavolo di lavoro “Competitività delle professioni” che si è tenuto lo scorso 22 luglio alla presenza del sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico, Simona Vicari.
Secondo Stella, il protocollo tra Mise e Regioni dovrebbe armonizzare le politiche di sostegno messe in campo dalle Regioni, attraverso misure e incentivi che possano rafforzare gli studi professionali alla stessa stregua delle pmi. «Ci sono alcune best practices, come Friuli Venezia Giulia e Toscana, che possono rappresentare sicuramente un esempio da seguire – ha aggiunto Stella – Al tempo stesso ci sono numerose misure che se effettivamente applicate alle attività professionali, ad esempio il sostegno all’autoimprenditorialità e start up professionali, possono rappresentare una leva competitiva straordinaria per gli studi professionali».
«Le difficoltà che stanno attraversando i professionisti impongono una decisa accelerazione a tutte le misure di promozione e finanziamento degli studi. Le proposte presentate dal sottosegretario Vicari – ha concluso Stella – vanno nella giusta direzione, ma dobbiamo fare in fretta».