Crolla il reddito dei professionisti

Rapporto Adepp: tra il 2007 e il 2014 i redditi professionali sono scesi del 18%. Si amplia il divario economico tra uomini e donne. Aumentano gli iscritti alle Casse Professionisti sempre più poveri. A certificarlo è l’Adepp, l’associazione delle casse di previdenza private, che nel suo ultimo rapporto, presentato a Roma lo scorso 15 dicembre,
Rapporto Adepp: tra il 2007 e il 2014 i redditi professionali sono scesi del 18%. Si amplia il divario economico tra uomini e donne. Aumentano gli iscritti alle Casse

Professionisti sempre più poveri. A certificarlo è l’Adepp, l’associazione delle casse di previdenza private, che nel suo ultimo rapporto, presentato a Roma lo scorso 15 dicembre, spiega come il reddito medio degli iscritti sia “crollato”, con una perdita del 18,35% tra il 2007, prima dello scoppio della crisi, e il 2014. Lo scorso anno, il reddito dei liberi professionisti iscritti all’Adepp risultava essere sotto i 30 mila euro annui (28.960,02 euro). La flessione, spiega il rapporto, è dovuta principalmente agli effetti erosivi della crescita dei prezzi che, soprattutto negli anni passati, si è fatta sentire.

 

Altro dato allarmante riguarda gli stipendi delle professioniste. Si amplia infatti nel 2014 il divario economico tra donne e uomini professionisti, le prime guadagnano circa la metà rispetto ai colleghi di sesso maschile. Secondo il rapporto, in Campania, Lazio, Liguria le professioniste hanno incassato tra il 51,6%e il 55% del reddito dichiarato dai maschi. Il tetto massimo raggiunto dalle donne si ferma al 70% dei guadagni degli uomini.

 

Nel rapporto, l’Adepp fornisce anche i numeri dei propri iscritti. Nel 2014, gli iscritti alle Casse previdenziali privatizzate aderenti all’Adepp sono 1.469.637 (+3,52% in un anno), dei quali 1.415.402 contribuenti attivi (+3,55% rispetto al 2013) e 54.235 pensionati (+3% circa in un anno).

L’ente che conta più iscritti è l’Enpam (Ente nazionale di previdenza e assistenza dei medici e degli odontoiatri), che rappresenta il 24,25% del totale degli iscritti Adepp. Seguono la Cassa forense (Cf) con il 15,23%, Inarcassa (Cassa nazionale di previdenza e assistenza per ingegneri e architetti liberi professionisti), con l’11,40%, la Cassa italiana di previdenza e assistenza geometri liberi professionisti (Cipag) con il 6,47%, la Cassa nazionale di previdenza e assistenza dei dottori commercialisti (Cnpadc) con il 4,26%.

L’Ente nazionale di previdenza e assistenza per gli psicologi (Enpap) rappresenta il 3,34% del totale degli iscritti Adepp, l’Ente nazionale di previdenza e assistenza per gli impiegati dell’agricoltura (Enpaia) il 2,93% cui si aggiunge anche lo 0,31% dell’Enpaia Gestione separata, la Cassa nazionale di previdenza a favore dei ragionieri e dei periti commerciali (Cnpr) il 2,02%, l’Ente nazionale di previdenza e assistenza dei veterinari (Enpav) l’1,93%, l’Ente nazionale di previdenza e assistenza per i consulenti del lavoro (Enpacl) l’1,77%, l’Ente nazionale di previdenza e assistenza pluricategoriale (Epap) l’1,34%.

Altre casse, tra cui la Cassa nazionale del Notariato (Cnn), l’Ente nazionale di previdenza dei periti industriali e dei periti industriali laureati (Eppi), rappresentano una quota inferiore all’1%.