Cadiprof, l’analisi dell’Ufficio studi sulle prestazioni del Piano sanitario liquidate nel 2010

BILATERALITA’ Aumentano gli interventi e le risorse destinate alla cura dei dipendenti iscritti alla Cassa Una Cassa sempre più vicina ai bisogni dei dipendenti degli studi professionali. Il bilancio 2010 di Cadiprof si chiude con un nuovo exploit, che vale più di 10 milioni di euro. A tanto si attesta, infatti, la somma liquidata dalla
BILATERALITA’ Aumentano gli interventi e le risorse destinate alla cura dei dipendenti iscritti alla Cassa

Una Cassa sempre più vicina ai bisogni dei dipendenti degli studi professionali. Il bilancio 2010 di Cadiprof si chiude con un nuovo exploit, che vale più di 10 milioni di euro. A tanto si attesta, infatti, la somma liquidata dalla Cassa di assistenza sanitaria integrativa, attraverso i suoi due pilastri assistenziali: Piano sanitario e Pacchetto famiglia (vedi box in pagina). I dati diffusi dall’Ufficio studi della Cassa sull’andamento delle prestazioni sanitarie tra il 2008 e il 2010 confermano, infatti, un trend di crescita costante dell’erogazione dei servizi di assistenza sanitaria integrativa, prevista dal Contratto collettivo nazionale degli studi professionali. Nell’ambito del Piano sanitario, gli importi delle prestazioni liquidate, che ammontano a 8,3 milioni di euro, hanno segnato un aumento percentuale di circa il 14%, rispetto ai 7,2 milioni di euro registrati nel 2009, dopo il balzo di quasi il 30% tra il 2008 e il 2009. Nel corso del 2010 le prestazioni hanno sfiorato quota 90 mila, fissando il rapporto tra erogato e risorse destinate al Piano sanitario a circa il 60%, migliorando ulteriormente l’equilibrio finanziario della gestione. “Ancora una volta si conferma il feeling tra la Cassa e i suoi assistiti” afferma Gaetano Stella, presidente di Cadiprof. “Attraverso il Piano sanitario possiamo coprire un’ampissima gamma di prestazioni sanitarie integrative in regime di gratuità o di rimborso per i dipendenti degli studi che, alla luce degli ultimi risultati, continuano a premiare la nostra azione e la nostra attenzione verso i loro reali bisogni di salute”.
Nel dettaglio, le prestazioni più gettonate dai dipendenti, collaboratori e praticanti degli studi riguardano i ticket per accertamenti diagnostici, le visite specialistiche e le prestazioni di alta specializzazione. Sugli oltre 200 iscritti alla Cassa, infatti, oltre 52 mila assistiti nel 2010 hanno beneficiato del rimborso per le visite specialistiche, ticket per accertamenti diagnostici e pronto soccorso. A copertura di tali prestazioni, il Piano sanitario destina una somma massima di 750 euro all’anno, di cui 300 euro annui per i ticket di accertamenti diagnostici. Complessivamente, quindi, sono stati erogati circa 2 milioni di euro nel 2010. In costante aumento anche le richieste di prestazioni di alta specializzazione (oltre 90 tipologie di accertamenti diagnostici previsti dal Piano, tra cui Tac, risonanza magnetica nucleare, mammografia, esami radiologici dell’apparato circolatorio…). Su questo fronte, sempre nel 2010, la Cassa ha garantito ai propri assistiti oltre 11 mila interventi, contro i circa 6 mila del 2009, liquidando una somma che sfiora i 500 mila euro, in calo di quasi il 15% rispetto al 2009, evidenziando così una gestione più oculata delle risorse.
La forte incidenza della popolazione femminile nel comparto degli studi professionali (circa l’88% degli iscritti alla Cassa) si riflette anche nelle prestazioni erogate da Cadiprof. Tra i dati dell’Ufficio studi, spicca infatti il “bonus parto”, ovvero il rimborso delle spese sostenute in gravidanza (visite specialistiche, ecografie, amniocentesi…) fino a un massimo di 1.000 euro all’anno. Lo scorso anno, Cadiprof ha liquidato oltre 3,5 milioni di euro per far fronte alle oltre 3.6000 richieste di interventi in gravidanza. “I numeri ci danno ragione” commenta Stella “e premiano una visione strategica che vede l’assistenza sanitaria integrativa e, più in generale, tutti gli strumenti della bilateralità, come fondamentale leva di sviluppo per l’intero comparto professionale. Questi risultati ci spingono a implementare ulteriormente la nostra offerta con nuove prestazioni che interpretano una maggiore richiesta di cure e prevenzione nei nuovi ambiti della medicina”.

Il boom del “Pacchetto famiglia”

Ha cominciato a muovere i suoi primi passi all’inizio del 2009. Ma oggi, il Pacchetto Famiglia corre come un treno. Le prestazioni liquidate dalla Cassa di assistenza sanitaria integrativa per i dipendenti degli studi professionali sono passate dalle 675 del 2009 alle oltre 5.600 alla fine del 2010; parallelamente le somme rimborsate sono cresciute dai 280 mila euro del 2009 agli oltre 2 milioni di euro del 2010. Sono gli ultimi dati diffusi dell’Ufficio studi di Cadiprof sulle prestazioni erogate nel 2010 attraverso il Pacchetto famiglia, il piano di interventi socio-sanitari a supporto della maternità e del lavoro che affianca il Piano sanitario della Cassa. Operativo dal 1 settembre 2009, il Pacchetto famiglia garantisce prestazioni nell’ambito dell’assistenza pediatrica, asilo nido, assistenza per non autosufficienti e gravi eventi, venendo incontro alle esigenze dei dipendenti degli studi professionali. Secondo le analisi dell’Ufficio studi, la frequenza di asilo nido è la prestazione più richiesta dagli iscritti alla Cassa, con oltre 2.600 richieste di rimborso che sono state liquidate con oltre 1 milione di euro. Cadiprof prevede un rimborso del 20% delle rette annuali pagate per la frequenza all’asilo nido dei figli per un massimo di due annualità. La somma massima erogabile, per annualità di frequenza è pari a 600 euro (elevata ad € 800,00 per i figli portatori di handicap). Sul fronte dell’assistenza pediatrica, più di 2.700 assistiti hanno potuto beneficiare del rimborso delle spese per le visite mediche, analisi, prodotti farmaceutici e presidi sanitari (inclusi latte artificiale, pannolini e omogeneizzati). In questo caso, le prestazioni liquidate si attestano sopra i 625 mila euro, mentre per l’assistenza ai familiari non autosufficienti, che prevede l’erogazione di un assegno di cura pari a 1.200 euro all’anno, le somme rimborsate dalla Cassa ammontano a oltre 328 mila euro a fronte di 318 interventi autorizzati dalla Cassa. Dall’analisi dell’Ufficio studi Cadiprof emerge che il rimborso medio pro-capite sceso a 364 euro (contro i 419 euro del 2009) riflette un adeguato livello di copertura, rendendo il totale delle prestazioni erogate compatibile con le previsioni di spesa.

 

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