Lavoro e famiglia, Confprofessioni in prima fila

Siglato l’accordo con il ministero del lavoro sulla conciliazione. Studi professionali all’avanguardia Lo scorso 7 marzo davanti al ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, Confprofessioni ha siglato l’accordo tra governo e parti sociali, per introdurre negli studi professionali nuove regole che permetteranno di conciliare il lavoro con la famiglia. Secondo le linee guida presentate dal ministro
Siglato l’accordo con il ministero del lavoro sulla conciliazione. Studi professionali all’avanguardia

Lo scorso 7 marzo davanti al ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, Confprofessioni ha siglato l’accordo tra governo e parti sociali, per introdurre negli studi professionali nuove regole che permetteranno di conciliare il lavoro con la famiglia. Secondo le linee guida presentate dal ministro Sacconi sarà la contrattazione collettiva (Confprofessioni sigla il Ccnl degli studi professionali) a farsi carico delle esigenze della famiglia ricercando ed implementando soluzioni innovative che possano agevolare la cura dei bambini e degli anziani e contribuire alla realizzazione di ambienti e contesti lavorativi tali da garantire la piena conciliazione delle responsabilità lavorative e di quelle familiari per le donne e gli uomini. Diverse le novità previste dall’accordo, a cominciare dalla flessibilità in entrata e in uscita dell’orario di lavoro per i lavoratori (madri o padri) nei primi tre anni di vita del bambino, alla trasformazione temporanea di un rapporto di lavoro a tempo pieno in part time per assistere familiari con esigenze di cura o figli piccoli, fino al ricorso al telelavoro. Altro capitolo importante dell’intesa riguarda il potenziamento del welfare, anche attraverso gli enti bilaterali per conciliare maternità, infanzia e cura dei familiari con gli orari di lavoro. Da questo punto di vista, il comparto degli studi professionali è sicuramente all’avanguardia. Dal 1° gennaio 2009, infatti, Cadiprof, la Cassa di assistenza sanitaria integrativa per i dipendenti degli studi professionali, ha varato il “Pacchetto famiglia”, una serie di interventi socio-sanitari a supporto della maternità e della non autosufficienza proprio con l’obiettivo di tener conto degli impegni anche economici della vita privata degli iscritti con i tempi del lavoro. Le prestazioni erogate dalla Cassa spaziano infatti dal rimborso delle spese in gravidanza a quelle pediatriche per i figli fino al terzo anno di età (compresi pannolini, latte artificiale, visite, farmaci…); dal rimborso dei costi per l’asilo nido fino a un assegno annuo per ogni familiare non autosufficiente. Inoltre è previsto il rimborso delle spese sostenute in seguito a gravi eventi sanitari, fino al recente contributo per le spese legate alla Procreazione Medica Assistita (PMA). La firma di Confprofessioni sull’accordo ministeriale, impegna ora la Confederazione a definire entro tre mesi le buone pratiche di flessibilità family-friendly negli studi professionali, che saranno poi fissate in un avviso comune tra governo e parti sociali.

Conciliazione – Linee guida

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