Premi di produttività, in arrivo il decreto

La legge di Stabilità 2016 ha reintrodotto la detassazione al 10% sulle somme legate a incrementi di produttività Torna la detassazione dei premi di produttività. Dopo lo stop del 2015,
La legge di Stabilità 2016 ha reintrodotto la detassazione al 10% sulle somme legate a incrementi di produttività

Torna la detassazione dei premi di produttività. Dopo lo stop del 2015, è in dirittura d’arrivo al Consiglio dei ministri il decreto interministeriale (Lavoro ed Economia), attuativo della legge di stabilità 2016, che ha reintrodotto una tassazione agevolata sui premi di produttività. Per i lavoratori, con reddito da lavoro dipendente fino a 50 mila euro, è prevista una imposta sostitutiva dell’Irpef con aliquota pari al 10% che si applica alle somme e ai benefit corrisposti per incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione, entro il limite di 2 mila euro lordi. Il premio detassato può salire fino a 2.500 euro nelle imprese che coinvolgano pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro (secondo le regole previste da un apposito decreto ministeriale).

 

Per accedere all’imposta agevolata, è necessario che l’erogazione avvenga in esecuzione di contratti aziendali o territoriali sottoscritti dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale o dalle loro rappresentanze sindacali aziendali o dalle RSU.

 

Il lavoratore potrà scegliere di percepire il premio di produttività, interamente o parzialmente, sotto forma di beni e servizi, con applicazione integrale, dal punto di vista fiscale, di quanto stabilito dal comma 2 e dall’ultimo periodo del comma 3 dell’art. 51 del d.P.R. n. 917/1986 (Testo unico delle imposte sui redditi).