Psr Basilicata 2014-2020, investire sul capitale umano

Braia: «La nuova programmazione sarà vissuta nella logica dell’investimento che produce valore e non solo in quella della spesa.» L’assessore alle Politiche agricole e forestali Luca Braia ha chiuso i
Braia: «La nuova programmazione sarà vissuta nella logica dell’investimento che produce valore e non solo in quella della spesa.»

L’assessore alle Politiche agricole e forestali Luca Braia ha chiuso i lavori dell’incontro informativo dedicato al Psr Basilicata 2014-2020 con il mondo universitario e della ricerca su “Giovani, cooperazione e innovazione“ tenutosi lo scorso 15 marzo nell’Aula Quadrifoglio dell’Università degli Studi della Basilicata, a Potenza.

«Il riconoscimento della sesta posizione della Scuola di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari e Ambientali (Safe) dell’Università della Basilicata, nella classifica Censis 2015, – ha dichiarato – è motivo di orgoglio per tutti noi. Ricerca, innovazione tecnologica, produzione e tradizioni locali dovranno diventare occasione di sviluppo per la nostra regione in cui agricoltura, agroalimentare e forestazione sono le attività economiche più importanti del territorio lucano, riconosciuto come al 100% rurale.

C’è ampia sintonia con il Presidente Marcello Pittella riguardo all’indirizzo da dare al nuovo corso dell’agricoltura in Basilicata. La corresponsabilità delle azioni e la competitività come valore da raggiungere devono andare di pari passo, tutti gli attori devono provare a stare insieme per raggiungere obiettivi comuni. La nuova programmazione sarà vissuta nella logica dell’investimento che produce valore e non solo in quella della spesa.

Il Dipartimento sta riorganizzando gli uffici ritarandoli rispetto alla gestione delle misure del nuovo PSR e per rendere più veloci le procedure dei bandi oltre che alla possibilità di bandi ciclici. Stiamo provando a delineare la direzione da intraprendere per una nuova gestione della risorsa bosco e delle filiere che possono rappresentare una grande opportunità che va colta.

E’ sempre più necessario formare tecnici e professionisti che possano gestire al meglio le attività connesse allo sviluppo dei territori in maniera sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Così come è necessario pensare ad una seria alternanza scuola lavoro per gli studenti di tecnici e professionali degli istituti agrari.

Stiamo lavorando per costruire una sempre maggiore sinergia e collaborazione tra il Dipartimento e l’Università di Basilicata che ha lavorato molto già nella Programmazione FEASR 2007/2013 su diversi progetti della Misura 124, ad esempio sulla filiera latte, sulla cerealicoltura e la conservazione del suolo, sull’Innovative Village e semina su sodo, sulle tecnologie satellitari a supporto dell’agricoltura conservativa per la cerealicoltura lucana.

Con il PSR Basilicata 2014-2020 il mondo della ricerca potrà cogliere opportunità ed essere coinvolta attraverso la misura 1 che riguarda il trasferimento di conoscenza, ma soprattutto con la misura 16 che è stata pensata per accompagnare lo sviluppo dell’agricoltura in Basilicata sostenendo la costituzione e gestione dei gruppi operativi del PEI, attraverso cui possiamo innescare meccanismi di confronto tra gli attori dei sistemi della conoscenza e favorire l’attivazione di collaborazioni stabili tra mondo della ricerca e dell’impresa.

Il Gruppo Operativo relativo alla risorsa idrica è in fase di costituzione e seguiranno i gruppi operativi relativi alla Forestazione, al sequestro di carbonio, alla cerealicoltura, all’agrotech e innovazione.

E’ oggi più che mai il momento di mettere insieme l’offerta di Ricerca dell’Ateneo Lucano con la domanda di ricerca da parte delle imprese agricole agroalimentari.

L’Unibas dovrà essere soggetto attivo -ha concluso l’assessore Luca Braia – nel proporre al settore agricolo lucano le proprie attività di ricerca con l’obiettivo di formare partenariati (GOI – Gruppi Operativi per l’Innovazione) altamente competitivi per entrare nel merito dei temi già presidiati e attinenti alle focus area dei bandi PSR come innovazione, qualità delle acque, qualità dei suoli, efficienza risorse idriche, sequestro di carbonio.»