Dal Fondo sociale al Selfiemployment

Il seminario di Confprofessioni a Frascati ha dedicato una sessione di lavoro alla presentazione del Programma operativo nazionale destinato all’occupazione giovanile «Promuovere un’occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori». È uno degli obiettivi tematici sottoscritto dal governo italiano nell’Accordo di partenariato, per compensare le difficoltà del mercato del lavoro in Italia,
Il seminario di Confprofessioni a Frascati ha dedicato una sessione di lavoro alla presentazione del Programma operativo nazionale destinato all’occupazione giovanile

«Promuovere un’occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori». È uno degli obiettivi tematici sottoscritto dal governo italiano nell’Accordo di partenariato, per compensare le difficoltà del mercato del lavoro in Italia, con un occhio di riguardo ai giovani, donne, disoccupati di lunga durata. Su questo terreno il ministero del Lavoro ha varato un programma operativo nazionale da 1,5 miliardi di euro, cofinanziato dal Fondo sociale europeo, che si muove su quattro assi: occupazione, formazione, capacità sociale per rafforzare il partenariato e inclusione sociale. La fetta più consistente è quella dedicata all’occupazione, anche attraverso il programma Garanzia Giovani e Selfiemployment, il fondo destinato all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità che rappresenta una novità assoluta nel ciclo di programmazione dei fondi strutturali europei in Italia.

 

Alle iniziative rivolte all’occupazione e in particolare al Selfiemployment, il seminario di Confprofessioni su «I liberi professionisti in Italia e in Europa. Rivoluzione digitale e nuovi mercati: evoluzioni e prospettive», che si è svolto il 18 e 19 marzo a Frascati, ha dedicato una sessione di lavoro specifica, invitando gli esperti della materia a illustrare strumenti e opportunità del Pon «Iniziativa Occupazione Giovani», il programma creato per sostenere le capacità imprenditoriali e di autoimpiego dei giovani Neet, attraverso percorsi formativi e di accompagnamento e misure di supporto al credito agevolato allo start up. Il progetto Selfiemployment, varato lo scorso novembre dal ministero del Lavoro, prevede un fondo rotativo di oltre 124 milioni di euro per finanziare iniziative di lavoro autonomo o attività d’impresa.

 

Il fondo opera attraverso l’erogazione di un prestito da 5 mila a 50 mila euro a tasso zero e ammortamento massimo di sette anni. Rivolto inizialmente ai Neet (giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni che non studiano e non hanno un’occupazione), la platea potrebbe presto allargarsi anche ai giovani che hanno un reddito da lavoro autonomo o dipendente inferiore al minimo fiscale. Allo studio ci sono infatti alcuni decreti correttivi che puntano ad allargare il supporto ad altri target: disoccupati di lunga durata, giovani non neet, donne… I destinatari possono intraprendere iniziative di lavoro autonomo o attività di impresa o microimpresa o franchising, ivi comprese le associazioni e società di professionisti.