Spesometro, ancora dubbi sull’esenzione

Si avvicina la scadenza dell’invio. Prada: “Assurdo che non ci sia rispetto dell’esonero per i dentisti previsto dal testo di legge”. Di seguito la nota diffusa dall’Andi lo scorso 13
Si avvicina la scadenza dell’invio. Prada: “Assurdo che non ci sia rispetto dell’esonero per i dentisti previsto dal testo di legge”. Di seguito la nota diffusa dall’Andi lo scorso 13 aprile

A meno di una settimana dalla scadenza (prevista per il 20 Aprile ora anche per i contribuenti IVA mensili, a seguito di una proroga concessa dall’Agenzia delle Entrate) dell’invio all’Agenzia delle Entrate dei dati delle operazioni che rilevano ai fini IVA attraverso lo Spesometro, non è ancora del tutto chiaro se i dentisti dovranno inviare i dati oppure sono esentati.

 

Come da nostre comunicazioni precedenti, per ANDI non ci sono dubbi sull’esonero per i dentisti che hanno inviato i dati attraverso il Sistema Tessera Sanitaria.

 

La Legge di Stabilità 2016 ha chiaramente esentato dall’invio quando indica: “Al fine di semplificare gli adempimenti dei contribuenti, in via sperimentale, per l’anno 2016, l’obbligo di comunicare le operazioni di cui al comma 1 è escluso per coloro i quali trasmettono i dati al Sistema tessera sanitaria ai sensi dell’articolo 3, comma 3, del decreto legislativo 21 novembre 2014, n. 175″.

 

A complicare la situazione sono state le interpretazioni della legge date da alcuni uffici territoriali delle Entrate indicando che l’esenzione sarebbe solo per i dati inviati attraverso il Sistema TS mentre gli altri, per esempio i dati degli acquisti, devono essere inviati (esonero oggettivo).

Interpretazione, però, inizialmente non supportata da nessun documento interpretativo.

 

Per cercare di fare chiarezza ANDI ha inviato venerdì 1 aprile una lettera all’Agenzia delle Entrate chiedendo di indicare agli uffici territoriali che l’esonero è per chi ha inviato i dati attraverso il Servizio TS è soggettivo e quindi totale.

 

Quella di prevedere l’esenzione oggettiva e non soggettiva è, per il Presidente Nazionale ANDI Gianfranco Prada “una interpretazione del tutto illogica e contraria alla ratio di semplificazione e sburocratizzazione degli adempimenti fiscali, dopo il gravoso lavoro fatto per l’invio dei dati al Sistema Tessera Sanitaria“.

 

A poche ore dall’invio della nota ANDI, attraverso un comunicato stampa le Entrate ricordano che “in base a una semplificazione prevista in via sperimentale per l’anno 2016 dalla legge di Stabilita, sono esclusi dallo Spesometro anche i soggetti che trasmettono i dati relativi alle spese sanitarie al sistema Tessera sanitaria”.

 

Tutto chiaro quindi? No, il 6 aprile un altro comunicato stampa dell’Agenzia Entrate, anche in questo caso l’obiettivo è quello di informare della pubblicazione del provvedimento sull’esenzione per le PA, sconfessa quanto indicato nel comunicato precedente.

 

Questo quanto indicato nel comunicato stampa del 6 Aprile:

 

“La Legge di Stabilità 2016, per evitare una duplicazione degli adempimenti in capo a coloro che hanno già trasmesso i dati al sistema Tessera sanitaria, prevede per questi soggetti l’esonero dall’obbligo di inserire tali dati nella comunicazione telematica delle operazioni rilevanti ai fini Iva. Tuttavia, in ragione dell’intento di semplificazione della norma, i contribuenti possono indicare nel Modello polivalente dello spesometro, oltre i dati previsti dall’articolo 21, comma 1, del Dl n. 78 del 2010, anche i dati già trasmessi al Sistema tessera sanitaria, qualora ciò risulti più agevole dal punto di vista informatico”.

 

Lunedì un articolo a firma di Giorgio Gavelli sul Sole 24 Ore ribadisce che “Il contenuto della legge di stabilità è chiaro: si tratta di un esonero soggettivo, non oggettivo… anche un Provvedimento dell’Agenzia non ha forza giuridica per modificare una legge… Stante la norma, chi può essere sanzionato se la applica letteralmente e non effettua l’invio?”

 

“Anche noi abbiamo sempre sostenuto che quanto scrive l’ufficio stampa dell’Agenzia delle Entrate non può ribaltare quanto indica la Legge di Stabilità”, dice il Presidente Prada. “Abbiamo scritto al Direttore dell’Agenzia delle Entrate ed al Ministero competente sollecitando un chiarimento, i giorni passano ed in assenza di risposte ufficiali riteniamo pienamente valido quanto la Legge afferma. Solo in Italia succedono certe cose..”.