Fiducia incerta, rallenta l’economia

La nota mensile dell’Istat sui dati relativi all’andamento economico nei primi mesi dell’anno Esistono “rischi di un rallentamento dell’attività economica nel breve periodo”. A segnalarlo è  l’Istat nel suo bollettino mensile dove vengono presentati i dati relativi all’andamento dell’economia nei  primi mesi dell’anno. Secondo l’Istituto, infatti, l’evoluzione del clima di fiducia rimane incerta e l’indicatore
La nota mensile dell’Istat sui dati relativi all’andamento economico nei primi mesi dell’anno

Esistono “rischi di un rallentamento dell’attività economica nel breve periodo”. A segnalarlo è  l’Istat nel suo bollettino mensile dove vengono presentati i dati relativi all’andamento dell’economia nei  primi mesi dell’anno. Secondo l’Istituto, infatti, l’evoluzione del clima di fiducia rimane incerta e l’indicatore composito anticipatore dell’economia italiana segnala tali rischi.

Nei primi mesi dell’anno la dinamica dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane si è infatti mantenuto altalenante. Al sensibile miglioramento della fiducia nei servizi di mercato e nelle costruzioni, si è accompagnato un ulteriore peggioramento nel commercio e una debole dinamica dei prezzi, con “un’accentuazione delle spinte deflattive” nel mese di aprile. La bassa inflazione sarà, secondo l’Istituto, un tratto caratteristico dei prossimi mesi, in linea con le attese di ribasso dei listini industriali. 

Tuttavia, in un contesto europeo caratterizzato da una crescita significativa del Pil, l’economia italiana presenta comunque “segnali positivi associati al miglioramento della produzione industriale, al consolidamento dell’occupazione permanente, alla riduzione della disoccupazione e alla crescita del potere di acquisto delle famiglie”. È stato riscontrato anche un miglioramento della fiducia nei servizi di mercato e nelle costruzioni con un aumento moderato nella manifattura. 

Secondo i dati destagionalizzati della rilevazione mensile sulle forze di lavoro, a marzo l’occupazione è nuovamente aumentata, dopo la flessione di febbraio. Nel primo trimestre dell’anno si è registrata complessivamente una sostanziale stabilità (+0,1%, pari a 17 mila occupati in più rispetto all’ultimo trimestre dell’anno scorso). Continuano ad aumentare i dipendenti a carattere permanente (+0,5%, 72 mila occupati in più), a fronte di una diminuzione di quelli a termine (-2,1%, -52 mila unità). Il tasso di disoccupazione ha ripreso a scendere a marzo (tre decimi di punto), attestandosi all’11,4%, il livello più basso da novembre 2012.