Il piano di riforma italiano a Bruxelles

Al Forum del mercato unico promosso dalla Commissione europea il confronto con i processi di liberalizzazione delle professioni con gli altri paesi membri. In Italia 174 professioni regolamentate e tre linee d’azione I piani d’azione nazionali di riforma delle professioni sono stati i temi al centro del Forum del mercato unico che si è svolto
Al Forum del mercato unico promosso dalla Commissione europea il confronto con i processi di liberalizzazione delle professioni con gli altri paesi membri. In Italia 174 professioni regolamentate e tre linee d’azione

I piani d’azione nazionali di riforma delle professioni sono stati i temi al centro del Forum del mercato unico che si è svolto il 18 maggio a Bruxelles nel corso della conferenza della Commissione europea sulla Riforma della regolamentazione delle professioni. L’obiettivo della Commissione, come ha ricordato la commissaria del Mercato interno Elzbieta Bienkowska, è quello di garantire la mobilità dei professionisti all’interno dell’Unione europea attraverso un processo di deregolamentazione che possa favorire i consumatori e, al tempo stesso, stimolare la crescita e l’occupazione. Per raggiungere tale obiettivo, uno dei passaggi fondamentali riguarda una maggior armonizzazione dei quadri regolatori delle attività professionali e, come stabilito dalla Direttiva per il riconoscimento delle qualifiche professionali, la Commissione europea ha invitato gli stati membri a elaborare un Piano nazionale di riforma delle professioni richiedendo lo screening di tutta la regolamentazione nazionale per valutare se sia non discriminatoria, proporzionata e basata su un motivo imperativo di interesse generale. 

 

In Italia il Piano è stato elaborato dal Dipartimento Politiche Europee e inviato alla Commissione europea lo scorso aprile. L’obiettivo della direttiva è una possibile riduzione o modifica della regolamentazione sproporzionata dei servizi professionali, considerata dall’Unione Europea una delle cause di maggiore ostacolo alla mobilità dei professionisti e, conseguentemente, alla crescita economica e allo sviluppo dell’occupazione.

 

L’Italia ha provveduto all’aggiornamento del proprio database sulle professioni regolamentate: sono 174 le professioni inserite, erano 143 nel  database precedente, 41 le professioni di nuovo inserimento.

 

Il Piano prende in considerazione tutte le professioni regolamentate in Italia (servizi alle imprese, costruzioni, industria, settore immobiliare, trasporto, commercio al dettaglio e all’ingrosso) e ha individuato tre linee di azioni prioritarie:

 

  • la revisione dei percorsi formativi di alcune professioni tecniche (ingegneri, periti);
  • la  valutazione e l’adeguamento degli esami di Stato per i titoli di studio per renderli più aderenti all’attività professionale;
  • l’istituzione con le amministrazioni competenti di un tavolo tecnico dedicato alle professioni la cui formazione professionale è demandata alle Regioni.

A marzo 2016, l’Italia risulta tra i soli sei Stati membri che hanno garantito un recepimento completo della nuova direttiva qualifiche e tra i 17 che hanno presentato il Piano.