
Nasce il tavolo regionale di coordinamento del programma di Alternanza Scuola Lavoro. Lo scorso 1° giugno, Confprofessioni Veneto, insieme ad altre organizzazioni di categoria e sindacati, ha infatti siglato un protocollo d’intesa con la Regione, l’Ufficio scolastico regionale e Unioncamere per l’istituzione di un tavolo di confronto tra scuola, imprese, studi professionali e istituzioni, che ha l’obiettivo di supportare le scuole superiori nell’individuare, aziende, studi e strutture ospitanti, anche all’estero, e di pianificare la distribuzione degli studenti.
«L’alternanza scuola-lavoro è una esperienza già prassi consolidata in numerosi percorsi della scuola superiore in Veneto – ha spiegato l’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione, Elena Donazzan – con positivi risultati in termini di innovazione scolastica, sviluppo delle competenze ‘trasversali’, inserimento lavorativo e competitività d’impresa, grazie anche alla rete dei centri di formazione professionale e degli istituti tecnici superiori. Ora, con le novità legislative introdotte dalla legge 107/2015 sulla ‘Buona scuola’ e dal Jobs Act, l’alternanza tra scuola e lavoro è diventata obbligatoria in tutti i percorsi di formazione secondaria. Alla Regione – ha aggiunto Donazzan – interessa strutturare in modo serio e sistematico l’alternanza come componente essenziale e paritetica rispetto alla formazione in classe, in modo da valorizzare al massimo le potenzialità offerte da una esperienza diretta in azienda».
Il coordinamento, che si riunirà almeno ogni tre mesi, dovrà identificare le caratteristiche dei percorsi di alternanza (diversi da stage e tirocinio), stabilire forme condivise di riconoscimento degli apprendimenti acquisiti nei percorsi di alternanza, ampliare il numero delle realtà lavorative disponibili ad accogliere studenti, codificare e monitore la formazione dei tutor, sviluppare forme di partenariato locale che facilitino l’alternanza nei territori, individuare le risorse necessarie per sostenere le scuole, diffondere le migliori soluzioni didattiche e organizzative sperimentate nelle scuole e nei territori, sensibilizzare studenti, imprese e studi professionali.
Tra i primi compiti del tavolo istituzionale è prevista la costituzione dell’Osservatorio regionale per l’Alternanza, che dovrà raccogliere le miglior pratiche, verificare percorsi ed esperienze, promuovere informazione e sensibilizzazione nelle scuole, nelle imprese e negli studi, valutare le attività e i risultati conseguiti.