Le nuove tecnologie chiamano i professionisti

Il processo di informatizzazione della P.A. sta modificando il lavoro negli studi. Confprofessioni: rilanciare la cultura dell’innovazione La trasmissione telematica dei certificati medici entrerà a regime il prossimo 13 settembre.
Il processo di informatizzazione della P.A. sta modificando il lavoro negli studi. Confprofessioni: rilanciare la cultura dell’innovazione

La trasmissione telematica dei certificati medici entrerà a regime il prossimo 13 settembre. Per i prossimi tre mesi, dunque, i datori di lavoro privati potranno usufruire del regime transitorio chiedendo ai propri dipendenti l’invio del certificato medico in forma cartacea. L’indicazione è emersa il 16 giugno scorso durante la riunione del Comitato tecnico di monitoraggio sulla trasmissione telematica dei certificati di malattia, prevista dalla circolare 4/11 del ministero del Lavoro e funzione pubblica, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 135 del 13 giugno.
Dalla riunione di Palazzo Vidoni, cui hanno partecipato i tecnici del ministero della P.A., del Lavoro, dell’Inps e le confederazioni datoriali, tra cui Confprofessioni, assieme alle associazioni di categoria dei medici, sono emerse interessanti prospettive per il comparto delle libere professioni e delle imprese private. Durante l’incontro, Confprofessioni ha sostenuto la necessità di rilanciare la cultura dell’innovazione e la sburocratizzazione della pubblica amministrazione negli studi professionali e, più in generale, nel mercato del lavoro. A cominciare proprio dai certificati medici online. La circolare congiunta Funzione pubblica e Lavoro chiama in causa proprio i liberi professionisti per far funzionare il nuovo sistema. Oltre ai medici di famiglia anche i consulenti del lavoro, categorie professionali che aderiscono a Confprofessioni, vengono coinvolti in prima persona nella gestione operativa della trasmissione per via telematica dei certificati di malattia, prevista dalla legge 183/2010.
Ma non solo. Il processo di informatizzazione della P.A. abbraccia tutti i liberi professionisti datori di lavoro, che devono svolgere un ruolo attivo nel percorso di formazione legato all’introduzione delle nuove tecnologie digitali. La rivoluzione digitale, infatti, sta modificando i profili professionali all’interno degli studi professionali, allargando ruoli e mansioni dei dipendenti degli studi. Il fenomeno è costantemente monitorato da Confprofessioni che si sta adoperando per stimolare ulteriormente l’attenzione dei professionisti sulle nuove tecnologie, fino ad arrivare a mettere in rete tutti i datori di lavoro del comparto professionale e delle imprese.
 

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