In vista della Giornata mondiale dell’acqua, che si celebra il 22 marzo, Confprofessioni, FIDAF e CONAF, con la partecipazione del CREA, hanno organizzato una giornata di studi dedicata alla gestione sostenibile della risorsa idrica in agricoltura.
L’evento, che si è svolto oggi a Roma, presso Palazzo Rospigliosi, ha visto la partecipazione, tra gli altri, del sottosegretario al ministero dell’Agricoltura, Luigi D’Eramo; del presidente Confprofessioni, Marco Natali; del presidente Fidaf, Andrea Sonnino; del presidente CREA, Andrea Rocchi; del presidente CONAF, Mauro Uniformi; del coordinatore di “EU Blue Deal flagship initiative” del CESE, Pietro Francesco De Lotto; e della direttrice del Ministero delle Politiche Agrarie, Francesca Coniglio.
Partendo dall’analisi sull’utilizzo dell’acqua in agricoltura, settore che consuma circa il 60% dell’acqua dolce nel mondo, i partecipanti hanno discusso delle politiche comunitarie e nazionali che mirano a promuovere pratiche sostenibili nella gestione idrica, nonché delle innovazioni tecnologiche e delle strategie tese a migliorare l’efficienza nell’uso di questa risorsa.
Sottosegretario D’Eramo: il tema dell’acqua una priorità per l’agricoltura e tutto il settore agroalimentare
«Il tema dell’acqua e del suo utilizzo sostenibile è sempre più centrale e rappresenta una priorità per l’agricoltura e tutto il settore agroalimentare», ha dichiarato il sottosegretario D’Eramo. «Il lavoro che stiamo portando avanti punta a recuperare ritardi del passato e a rendere il settore primario più resiliente di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici. Innovazione tecnologica, buone pratiche e soluzioni efficaci saranno sempre più importanti nel contribuire a una gestione più efficiente e razionale della risorsa idrica».
Natali (Confprofessioni): i professionisti hanno un ruolo cruciale nell’adozione di modelli di gestione idrica sostenibili
Il presidente Natali ha invece ricordato come la gestione attenta dell’ “oro blu” non sia solo una questione ambientale, ma anche economica, sottolineando l’importanza della sinergia tra tutte le professioni: «I professionisti sono il trait d’union tra il mondo della ricerca e delle università e quello delle imprese. Il nostro ruolo è dunque cruciale nell’adozione di modelli di gestione idrica sostenibili, che contribuiscono alla crescita economica del settore».
Sonnino (Fidaf): serve un’azione coordinata per implementare le tecnologie disponibili su larga scala
Secondo il presidente Sonnino, «è fondamentale puntare sulla ricerca e sulla collaborazione tra istituzioni e aziende per migliorare l’efficienza nell’uso dell’acqua. Le tecnologie disponibili offrono strumenti preziosi, ma serve un’azione coordinata per implementarle su larga scala».
Sul tema della ricerca e della sensibilizzazione è intervenuto il presidente Rocchi: «Occorre realizzare una piena ed efficace ‘transizione’ della gestione della risorsa idrica, non solo sviluppando buone pratiche per usare al meglio ogni goccia d’acqua disponibile, ma anche divulgando quelle già in atto. Il CREA è impegnato nella ricerca e nel supporto alle politiche con analisi economiche e strumenti operativi per la gestione delle risorse».
Il presidente Uniformi ritiene necessario un approccio olistico e proiettato verso il futuro: «Solo attraverso una sinergia tra pianificazione urbanistica, gestione territoriale e innovazione tecnologica sarà possibile affrontare le sfide del cambiamento climatico e garantire un uso sostenibile di questa risorsa vitale. È evidente, inoltre, che la corretta gestione delle risorse idriche non può prescindere dal contributo di figure tecnico-specialistiche, quali i dottori agronomi e forestali, capaci di trasferire l’innovazione all’interno dei progetti».
Sulle politiche comunitarie è intervenuto il presidente De Lotto: «Abbiamo prodotto un pacchetto completo di leggi che nel 2023 ha portato al lancio della “Water Resiliant Strategy”, all’individuazione di un commissario europeo all’acqua e all’avvio dell’ “EU Blue Deal”. La Blue Transition punta all’efficienza idrica, al riuso e al riciclo, pertanto l’obiettivo è incentivare le aziende ad investire e ad applicare le tecnologie oggi esistenti per arrivare ad essere smart user. Secondo Lotto, è necessario creare una “Blue Deal Alliance” dove le best practice possano subito essere attivate.
In merito alla gestione della risorsa idrica nel nostro Paese, la direttrice Coniglio ha spiegato che esiste una governance condivisa, che coinvolge tutti gli attori (osservatori idrici, enti ricerca, assistenza tecnica) con finalità specifiche, che vanno dall’efficientamento alla digitalizzazione, dagli investimenti infrastrutturali alla gestione territoriale.
Nella seconda parte dei lavori, invece, sono state presentate esperienze e best practice che hanno dimostrato come l’innovazione possa contribuire a una razionalizzazione dell’utilizzo dell’acqua in agricoltura, favorendo così un equilibrio tra la produzione agricola e la salvaguardia dell’ambiente.