
A partire dalla metà del XVIII secolo, l’avvento dell’industrializzazione in Europa e nel resto del mondo ha prodotto un mutamento così determinante nelle condizioni di vita delle persone da indurci a coniare il termine “rivoluzione industriale”, fenomeno che ha avuto forti ripercussioni sulla società, sulle nostre conoscenze, sul nostro modo di pensare, cambiando radicalmente la vita delle persone.
Dai Colletti Blu e Bianchi agli ingegneri, dagli operai ai minatori, dai manager agli imprenditori, attraverso le immagini delle persone nei luoghi di lavoro, la mostra punta l’attenzione sul ruolo determinante che il capitale umano ha sempre svolto nello sviluppo dell’economia e della società mettendo a confronto strumenti, metodi e condizioni di lavoro.
Gli scatti fanno parte della terza selezione tratta dalla collezione della Fondazione MAST, curata da Urs Stahel, di opere su commissione, scatti d’artista e fotografie documentarie realizzate da 41 artisti, tra cui Anselm Adams, Max Alpert, Robert Doisneau, Emanuel Evzeikhin, David Goldblatt, Brian Griffin, Jacqueline Hassink, Erich Lessing, Jery Lewczyński, Ugo Mulas, Sebastião Salgado, August Sander, Larry Sultan and Mike Mandel, Jakob Tuggener.
La mostra è aperta dal martedì al sabato, dalle 10 alle 19 presso la Fondazione MAST in via Speranza 42, Bologna.