Appalti pubblici, si apre la consultazione sulla valutazione delle norme

Commissione europea:"Un'opportunità migliorare la trasparenza, la concorrenza e l'efficienza negli acquisti pubblici in tutta l'UE"

La Commissione Europea ha avviato una raccolta di opinioni e una consultazione pubblica per valutare l’efficacia delle direttive sugli appalti pubblici, ovvero le normative che disciplinano come le amministrazioni pubbliche, come comuni, regioni, ospedali e scuole, acquistano beni, servizi o lavori.

Le regole sugli appalti pubblici sono stabilite da tre Direttive Europee principali: la Direttiva 2014/23/UE, che riguarda le concessioni, ossia quando un’amministrazione affida a un’azienda privata la gestione di un servizio pubblico come una rete idrica o un’autostrada; la Direttiva 2014/24/UE, che si applica agli appalti pubblici tradizionali, cioè la maggior parte delle gare di acquisto effettuate dagli enti pubblici; e la Direttiva 2014/25/UE, che regola gli appalti nei settori speciali come acqua, energia, trasporti e servizi postali.

Queste direttive sono progettate per garantire che gli acquisti pubblici siano effettuati in modo trasparente, favorendo la concorrenza tra le imprese/professionisti e assicurando correttezza nelle procedure. Inoltre, le normative permettono alle imprese e ai liberi professionisti di tutta l’Unione Europea di partecipare liberamente alle gare, cercando di evitare sprechi di denaro pubblico. Un altro elemento cruciale è quello di perseguire obiettivi più ampi, come la sostenibilità ambientale, l’innovazione e l’equità sociale.

Attualmente, la Commissione Europea intende valutare, a un decennio dalla loro approvazione e a otto anni dalla loro entrati in vigore, se queste norme stiano funzionando come previsto in tutti i paesi dell’Unione, se siano ancora utili e se riescano a raggiungere i loro obiettivi senza dissipazioni economiche. L’obiettivo della consultazione è raccogliere opinioni e dati per capire se le direttive abbiano effettivamente contribuito ad aumentare la concorrenza tra le imprese nel mercato europeo, favorire la partecipazione delle piccole e medie imprese (PMI) agli appalti, semplificare le procedure di appalto, garantire la trasparenza nell’uso dei fondi pubblici e promuovere un’Europa più verde, sociale e innovativa.

Al contempo, la Commissione vuole verificare se le regole sugli appalti pubblici siano ancora adeguate a fronte delle sfide odierne, come la resilienza, e se siano coerenti con altre iniziative e politiche dell’Unione Europea. Si intende anche esaminare se esistano ostacoli nell’applicazione delle direttive e se sia possibile semplificarle o ridurre i costi normativi.

In conclusione, la Commissione Europea sta conducendo un’importante valutazione delle normative sugli appalti pubblici per garantire che siano ancora efficaci, trasparenti e in grado di affrontare le sfide odierne. L’obiettivo è raccogliere feedback da tutte le parti coinvolte e assicurarsi che le normative siano in linea con le necessità attuali e future dell’Unione Europea, continuando a promuovere una concorrenza equa, una gestione efficiente dei fondi pubblici e un’economia più sostenibile e innovativa.

La Commissione sollecita l’intervento quindi tutti portatori di interesse ma non solo, in quanto sia le imprese, gli enti pubblici e i cittadini sono caldamente invitati a partecipare alla consultazione, che rimarrà aperta fino al 7 marzo 2025.

Il questionario è disponibile in tutte le lingue dell’Unione Europea e può essere compilato in qualsiasi idioma.

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