
Al via il Protocollo per la disciplina degli standard formativi e dei criteri generali per la realizzazione dei percorsi di apprendistato di alta formazione e ricerca previsti dal Jobs Act. A sottoscrivere l’intesa, lo scorso 21 giugno, sono stati Regione Veneto, l’Ufficio scolastico regionale, i sindacati e le categorie economiche, i quattro atenei veneti e Confprofessioni Veneto.
Università e istituti tecnici superiori sono i ‘registi’ dei nuovi percorsi di apprendistato di alta formazione, rivolti ai giovani tra i 18 e i 29 anni e finalizzati al conseguimento dei titoli ‘alti’: diploma di istruzione tecnica superiore, laurea triennale e magistrale, master, dottorato di ricerca, attività di ricerca e, per la prima volta, praticantato per l’accesso alle professioni ordinistiche.
Nel protocollo sono indicate, oltre alle disposizioni comuni (organizzazione didattica dei corsi, requisiti del datore di lavoro, funzioni del tutor, retribuzione dell’apprendista, etc.), anche quelle specifiche per ciascuna tipologia di contratto di apprendistato e nelle quali sono definite le finalità del contratto, i requisiti dei destinatari, la durata del contratto, la formazione prevista e le istituzioni che realizzano l’offerta formativa.
Contestualmente, Regione Veneto e le parti sociali hanno sottoscritto anche il Protocollo che regola i percorsi di apprendistato di ‘primo livello’, ovvero quelli rivolti ai ragazzi tra i 15 e i 25 anni, iscritti alle scuole professionali.
“Con il duplice protocollo, la Regione intende rilanciare un istituto cardine del sistema duale, sinora poco utilizzato”, ha evidenziato l’assessore regionale all’Istruzione, formazione e lavoro, Elena Donazzan. “Il numero dei contratti di apprendistato negli ultimi anni è in flessione, in Veneto come nel resto d’Italia – ha aggiunto – non tanto per scarsa convenienza economica dell’istituto contrattuale o per scarsa convinzione da parte delle imprese, quanto piuttosto per l’eccesso di ostacoli burocratici che scoraggiano scuole e aziende. Investire nell’apprendistato significa investire nel nostro tessuto economico ed imprenditoriale e nella capacità di dialogo diretto e reciproco tra mondo della scuola e mondo del lavoro”. “I dati dell’osservatorio di Veneto Lavoro – ha infine sottolineato Donazzan – confermano che, in media, un contratto di apprendistato su 3 si trasforma in assunzione a tempo indeterminato”.