Apprendistato, ok dal governo

Valorizzata la contrattazione collettiva nazionale. Il nuovo istituto per il praticantato negli studi Via libera definitivo alla riforma dell’apprendistato. Il nuovo Testo unico è stato approvato definitivamente dal consiglio dei
Valorizzata la contrattazione collettiva nazionale. Il nuovo istituto per il praticantato negli studi

Via libera definitivo alla riforma dell’apprendistato. Il nuovo Testo unico è stato approvato definitivamente dal consiglio dei ministri del 28 luglio 2011, in attuazione della delega conferita al Governo dalla legge in materia di previdenza, lavoro e competitività per favorire la crescita (Legge n. 247 del 2007). Tra le novità introdotte dal decreto legislativo, l’apprendistato si configura come contratto di lavoro a tempo indeterminato finalizzato all’occupazione e alla formazione dei giovani. Secondo una nota diffusa dal ministero del Lavoro, “Il nuovo Testo Unico ha l’obiettivo di fornire ai giovani un canale tipico di ingresso al mondo del lavoro e si propone, in particolare, di garantire ai lavoratori e alle imprese una maggiore agibilità dello strumento attraverso la semplificazione della materia e la sua omogeneizzazione sull’intero territorio nazionale”.
La riforma dell’apprendistato fa perno sulla contrattazione collettiva nazionale di settore, a cui seguirà il graduale e completo superamento delle attuali regolamentazioni di livello regionale. Una volta concluso il regime transitorio (sei mesi), le nuove disposizioni troveranno applicazione integralmente così come implementate e adattate settore per settore dalla contrattazione collettiva.
Gli accordi interconfederali e i contratti collettivi potranno infatti stabilire, accanto ai profili di natura economica e contrattuale, la durata e le modalità di erogazione della formazione per l’acquisizione delle competenze tecnico-professionali e specialistiche, nonché la durata, anche minima, del contratto che, per la sua componente formativa, non potrà comunque essere superiore a tre anni (cinque per le figure professionali dell’artigianato). Una delle novità della riforma tocca da vicino l’accesso al mondo delle libere professioni. Il Testo unico, infatti, prevede l’estensione dell’apprendistato di alta formazione, utilizzabile ora anche ai fini del praticantato negli studi professionali e per la selezione di giovani ricercatori da inserire in impresa.

 

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