
Dimostrare ambizione e creatività. Queste le parole chiave del rapporto tra UE e UK nel post Brexit, questione affrontata durante il discorso che lo scorso 22 settembre Theresa May, ha tenuto a Firenze. Il primo ministro britannico dopo aver rassicurato il pubblico sul pieno rispetto dei diritti dei cittadini europei residenti nel Regno Unito e sull’impegno di questo di onorare i suoi impegni finanziari fino al 2020, ha fatto riferimento alla seconda fase dei negoziati, ossia alla nuova relazione tra i due partner. Confermando l’uscita dal mercato unico e dall’unione doganale, tra le ipotesi ha escluso l’applicazione sia un accordo simile allo Spazio economico europeo in vigore tra i paesi dell’Area europea di libero scambio (EFTA) e l’UE, sia di un modello simile al trattato commerciale siglato lo scorso anno tra UE e Canada (CETA). Al loro posto, ha suggerito una partnership economica ispirata ai valori e principi comuni ai due e una stretta cooperazione in alcune materie, prima fra tutte la sicurezza.
Nel frattempo, ha aggiunto, è auspicabile un periodo di transizione durante il quale continuare ad applicare le norme attuali. Questa fase, che dovrà tener conto delle esigenze riscontrate, durerà presumibilmente un biennio.