Buste paga piu’ pesanti negli studi professionali toscani

Siglato l’accordo tra Confprofessioni Toscana e i sindacati per l’imposta sostitutiva del 10% su straordinari e premi di produttivita’ Anche per il 2013 buste paga più pesanti per i dipendenti
Siglato l’accordo tra Confprofessioni Toscana e i sindacati per l’imposta sostitutiva del 10% su straordinari e premi di produttivita’

Anche per il 2013 buste paga più pesanti per i dipendenti degli studi professionali della Toscana. Il 28 giugno scorso, Confprofessioni Toscana e le organizzazioni sindacali territoriali di Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil hanno infatti sottoscritto l’accordo che prevede l’applicazione dell’imposta agevolata del 10% sulle diverse voci della busta paga dei dipendenti: lavoro supplementare, clausole elastiche e flessibili, straordinari, lavoro notturno, festivo e domenicale e altre prestazioni legate all’aumento della produttività negli studi. L’intesa territoriale recepisce l’accordo quadro nazionale sulla detassazione sottoscritto lo scorso 13 giugno a Roma e interessa tutti i lavoratori che beneficiano del Ccnl degli studi professionali.
Il vicepresidente Marcello Ridi e i rappresentanti regionali dei sindacati (Filcams-Cgil, rappresentata da Massimiliano Bindocci, Fisascat-Cisl, rappresentata da Carlo Di Paola e Uiltucs-Uil, rappresentata da Pietro Baio) hanno manifestato la volontà di proseguire in una positiva collaborazione, finalizzata allo sviluppo del comparto delle libere professioni. “Occorre, anche a livello territoriale, incoraggiare ed incentivare tutti i progetti e le misure che prevedano l’ingresso e l’assunzione di giovani laureati all’interno degli studi professionali in essere, – ha commentato il vicepresidente Ridi – creando un virtuoso patto generazionale che, a fronte di esiguo impegno di nuovi capitali e risorse ma, soprattutto, senza penalizzare i titolari di studi con ulteriori incombenti burocratici e carichi fiscali, consenta alle nuove generazioni un fisiologico e rapido inserimento nel mondo del lavoro professionale in un’ottica concretamente realizzabile”. “La situazione di stallo attuale – ha concluso Ridi – è di fatto aggravata e “congelata” da una crisi economica dalla quale si può uscire, a nostro avviso, non con la diffidenza, ma solo favorendo convergenza di energie e interessi che alla fine non sono competitivi, ma complementari”.
L’imposta ridotta sulle componenti accessorie della retribuzione è stata inserita nel Dpcm del 22 gennaio 2013 e prevede che le somme erogate a titolo di retribuzione di produttività, in esecuzione dei contratti collettivi di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale e degli accordi interconfederali vigenti, siano soggette a una ritenuta a titolo di imposta (sostitutiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali) pari al 10%. L’agevolazione fiscale per l’anno 2013 opera entro il limite complessivo di 2.500 euro lordi, in favore dei lavoratori titolari di reddito da lavoro dipendente non superiore all’importo di 40.000 euro lordi. I dipendenti possono usufruire dell’agevolazione fiscale soltanto a partire dalla data di stipula dell’accordo territoriale che, novità per quest’anno, Confprofessioni Toscana dovrà depositare alla Direzione Territoriale del Lavoro locale entro 30 giorni dalla data di sottoscrizione.

Scarica l’accordo
 

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