Clima e salute sul lavoro: Confprofessioni sigla il protocollo nazionale sulle emergenze climatiche

L’intesa, sottoscritta con il Ministero del Lavoro, promuove misure per prevenire i rischi lavorativi legati alle emergenze climatiche, tutelando salute e sicurezza. Valorizzata la contrattazione per adattare le tutele ai diversi contesti produttivi. Il presidente Natali: «Un modello di prevenzione integrato e partecipato, capace di garantire benessere, dignità e continuità del lavoro»

Lo scorso 2 luglio, Confprofessioni ha sottoscritto, insieme al Ministero del Lavoro e alle principali associazioni datoriali e sigle sindacali, il Protocollo quadro per la gestione dei rischi lavorativi legati alle emergenze climatiche.

L’accordo, siglato in un momento di crescente allarme per gli effetti del cambiamento climatico sul sistema economico e occupazionale, promuove misure condivise per prevenire infortuni, malattie professionali e condizioni di disagio nei luoghi di lavoro, sia all’aperto che al chiuso. L’obiettivo prioritario è coniugare la continuità produttiva con la tutela della salute e della sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori.

«Non si tratta solo di un dovere etico – ha dichiarato Marco Natali, presidente di Confprofessioni – ma di una responsabilità concreta nel garantire sicurezza e dignità a chi lavora, anche in condizioni sempre più estreme dovute al cambiamento climatico».

Il Protocollo definisce una cornice di buone prassi, da declinare in relazione ai diversi settori, territori e attività lavorative, anche tramite interventi di regolazione contrattuale, che include:

  • formazione e informazione mirata;
  • sorveglianza sanitaria;
  • valutazione e aggiornamento del rischio microclimatico;
  • riassetto di turni e orari in caso di ondate di calore;
  • uso di dispositivi di protezione idonei.

Il documento valorizza le iniziative già attive e promuove il ricorso agli ammortizzatori sociali in caso di eventi climatici estremi, garantendo una risposta tempestiva e coordinata.

Nel caso di adozione degli accordi attuativi del Protocollo quadro a livello di categoria, territoriale o aziendale, le imprese aderenti potranno beneficiare di criteri di premialità riconosciuti dall’Inail.

La verifica dell’attuazione dell’accordo avverrà entro sei mesi, anche attraverso la costituzione di gruppi di lavoro con il coinvolgimento delle autorità sanitarie locali.

«Con questa intesa, Confprofessioni ribadisce il proprio impegno nella promozione di un modello di prevenzione integrato e partecipato, in grado di affrontare le sfide climatiche tutelando al tempo stesso benessere, dignità e continuità del lavoro», ha aggiunto Natali.