
Durante il Consiglio Europeo tenutosi il 21 e 22 giugno sono stati aggiornati e modificati alcuni regolamenti in materia di lavoro e disoccupazione.
Tra i punti trattati nelle due giornate compaiono aggiornamenti sulle norme di indennità dei lavoratori transnazionali, l’incremento del coordinamento delle prestazioni a lungo termine in Europa, e l’implementazione della certezza giudica peri lavoratori transnazionali.
Elementi di discussione sono stati il rafforzamento della trasparenza e la prevedibilità delle condizioni di lavoro. Con una nuova direttiva viene proposto l’incremento dei diritti minimi del lavoratore europeo. Viene fissato a massimo sei mesi il periodo di prova, è imposta la notifica anticipata al lavoratore del luogo e tempo in cui la prestazione verrà svolta e, infine, viene concessa la possibilità di svolgere nel medesimo tempo due professioni.
L’attenzione del consiglio si è poi focalizzata sull’ equilibrio tra vita e lavoro per genitori e prestatori di assistenza. Viene infatti introdotta la possibilità di un congedo minimo di dieci giorni per i padri al momento della nascita di un figlio, estendibile fino a quattro mesi. Inoltre vi è possibilità di avvalersi della facoltà di richiedere un rapporto di lavoro flessibile per entrambi i genitori fino al compimento di otto anni del bambino. Vengono ulteriormente ribadite e riaffermate le norme che regolano la parità di trattamento sul luogo di lavoro.
Si propone inoltre la creazione di un’Autorità Europea del Lavoro (ELA). In occasione del Consiglio è stato anche reso pubblico il Rapporto 2018 sull’ adeguatezza delle pensioni in Europa.