Applicazione legge regionale Equo compenso, il parere di Confprofessioni

A seguito della circolare diffusa dalla Regione Calabria lo scorso 6 settembre, il presidente Galluccio invita gli Ordini regionali ad intervenire congiuntamente per mettere in atto procedure applicative chiare e semplici Dopo il via libera alla Legge regionale n. 25/2018 sull’Equo Compenso per le prestazioni professionali effettuate da ingegneri ed architetti su incarico di committenti
A seguito della circolare diffusa dalla Regione Calabria lo scorso 6 settembre, il presidente Galluccio invita gli Ordini regionali ad intervenire congiuntamente per mettere in atto procedure applicative chiare e semplici

Dopo il via libera alla Legge regionale n. 25/2018 sull’Equo Compenso per le prestazioni professionali effettuate da ingegneri ed architetti su incarico di committenti privati, la Regione Calabria rincara la dose con la circolare n. 297709/SIAR dello scorso 6 settembre, firmata dall’Ing. Salvatore Siviglia del Dipartimento “Politica della Montagna, Foreste, Forestazione, Difesa del Suolo”. La comunicazione, inviata alla Federazione degli Ordini della Regione Calabria, alla Federazione Regionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici Laureati della Calabria, all’Ordine dei Geologi della Calabria ed a tutti gli Ordini Provinciali degli ingegneri ed architetti della Calabria, sottolinea che “per prevenire possibili interruzioni e rallentamenti dell’iter istruttorio” non si potranno più ottenere provvedimenti autorizzativi non corredati dalla lettera di affidamento di incarico al professionista e di quietanza di avvenuto pagamento da parte di questo ultimo”, come prescritto dalla suddetta Legge regionale.

Sulla questione torna anche il presidente di Confprofessioni Calabria, Francesco Galluccio: «E’ chiaro, a questo punto, che, al fine di tutelare prioritariamente gli interessi dei cittadini calabresi, sia indispensabile un intervento unitario di tutti gli organismi ordinistici regionali che, coordinandosi con i dirigenti dell’Assessorato, mettano a punto delle procedure applicative che siano di assoluta chiarezza e semplicità». «Il funzionario preposto al rilascio dei titoli amministrativi in materia di edilizia ed urbanistica, al fine di evitare rallentamenti – prosegue Galluccio – dovrebbe limitarsi a ricevere e mettere agli atti sia la lettera di affidamento dell’incarico professionale sia la quietanza di avvenuto pagamento del professionista incaricato, senza entrare nel merito né nella validità dell’incarico né della congruità della parcella quietanzata». «Della valutazione dell’equo compenso commisurato alla prestazione svolta, quindi della congruità della quietanza presentata – conclude – dovrebbero invece farsi carico gli Ordini Professionali, con modalità da stabilire in tempi brevi con valenza regionale».

Secondo il parere di Confprofessioni Calabria, agli Ordini professionali regionali spetterebbe, invece, quanto segue: fornire agli iscritti un modello di affidamento di incarico professionale cui fare riferimento; stabilire un criterio di determinazione dell’equo compenso legato alla tariffe contenute nel Decreto del Ministero della Giustizia del 17 giugno 2016, con il quale stabilire i minimi tariffari di riferimento; effettuare, anche attraverso controlli a campione, le opportune verifiche inerenti il rispetto delle norme da parte dei professionisti incaricati.