“Un appuntamento importante con l’ascolto delle criticità espresse dal mondo delle libere professioni, di cui prendiamo atto con l’obiettivo di risolvere alcuni dei problemi più rilevanti, con l’eliminazione delle leggi inutili e l’istituzione di testi unici di base, per un risparmio di 10 mila euro all’anno per piccole imprese e piccoli studi professionali. E ancora: l’abolizione di redditometro e spesometro, che aggravano la burocrazia del Paese, e la riduzione del cuneo fiscale, anche attraverso il ridimensionamento progressivo dell’Irap”.
Così il deputato del MoVimento 5 Stelle, Roberto Fico, durante l’incontro con i vertici di Confprofessioni Campania nell’ambito di “Work in progress”, l’iniziativa studiata per avere un dialogo con le principali forze politiche nella vigilia delle prossime elezioni politiche.
“Abbiamo rivendicato ancora una volta il nostro ruolo di parte sociale in virtù della nostra funzione quotidiana e delle attività di studio che abbiamo posto in essere in questi anni. – spiega Francesco Mazzella, presidente di Confprofessioni Campania – A Roberto Fico abbiamo consegnato il rapporto sulle libere professioni del 2017, curato dall’Osservatorio di Confprofessioni, certi che contenga dati utili a orientare le scelte politiche”.
Insieme con i dirigenti delle associazioni professionali aderenti alle libere professioni, dai notai agli archeologi, dagli architetti ai commercialisti, si è discusso di criticità e soluzioni.
In rappresentanza del mondo dell’avvocatura, Mazzella ha esposto alcuni dubbi su un punto del programma del MoVimento 5 Stelle, la sospensione del decorso del termine prescrizionale dei processi penali. “Si tratta – ha spiegato – di un punto delicato che va affrontato con la giusta attenzione: a nostro avviso il problema dell’inefficienza della giustizia penale non va risolto configurando per l’imputato il rischio di restare sotto processo a vita”.