Professioni domani: Confprofessioni promuove le buone pratiche di transizione

In Veneto un progetto pilota finanziato dal FSE: un’idea da esportare a livello nazionale. Il progetto “Professioni domani per la continuità e la valorizzazione del capitale intellettuale negli studi professionali” è stato approvato dalla Regione Veneto e sarà finanziato dal Fondo sociale europeo per un ammontare di 281.000 €. Hanno partecipato al partenariato vincente, capitanato
In Veneto un progetto pilota finanziato dal FSE: un’idea da esportare a livello nazionale.

Il progetto “Professioni domani per la continuità e la valorizzazione del capitale intellettuale negli studi professionali” è stato approvato dalla Regione Veneto e sarà finanziato dal Fondo sociale europeo per un ammontare di 281.000 €. Hanno partecipato al partenariato vincente, capitanato dall’ente accreditato per la formazione Proservizi s.r.l., Fondazione Confprofessioni e la delegazione Confprofessioni Veneto, con ruolo operativo e di rete.

L’idea nasce dalla constatazione che il mondo dei servizi professionali è soggetto alle pressioni della competitività globale e affronta il nodo cruciale del passaggio generazionale come qualsiasi impresa. Si tratta del primo progetto formativo che focalizza l’attenzione sui temi del trasferimento delle competenze e della continuità all’interno degli studi, non solo a livello regionale ma anche nazionale ed europeo.

Sulla base di ciò, Confprofessioni si propone di promuovere delle buone pratiche che siano replicabili altrove e intende portare il progetto pilota a livello nazionale, sensibilizzando sulla necessità di sostenere il passaggio generazionale anche nel settore delle libere professioni. Inoltre, il progetto potrà contribuire a un cambio di mentalità, promuovendo la reputazione e l’“affidabilità continuativa” degli studi e accompagnando la loro evoluzione in una rete di “poli” professionali.

Più nello specifico, il progetto si prefigge di proporre un nuovo modello di transizione per gli studi e promuovere la consapevolezza dell’esigenza di evoluzione e innovazione strutturale. Gli studi partecipanti acquisiranno le buone prassi della transizione e saranno aiutati nell’applicazione operativa delle prassi alla loro situazione e aiutati in modo personalizzato nelle fasi di transizione. Hanno già confermato adesione alle attività formative una trentina di liberi professionisti veneti, appartenenti a diversi settori e provenienti da diverse province.