I professionisti in Toscana rappresentano circa il 20% del Pil. Il futuro passa attraverso una rete di professionisti che consenta anche ai piccoli studi di crearsi portali per i clienti, soluzioni Ict di ultima generazione, fare marketing efficace, ridurre i costi hardware e software, partecipare agli appalti pubblici e ai bandi di maggiore rilevanza, tutte soluzioni difficilmente praticabili altrimenti. Un’opportunità di lavoro riconosciuta dal Jobs Act autonomi.
A questo tema è dedicato il convegno “Professionisti e nuovi strumenti di aggregazione – Le reti professionali e miste” in programma martedì 29 gennaio al Grand Hotel Villa Cappugi (via Collegigliato 45) a partire dalle ore 14, in cui si parlerà tra l’altro di soggettività fiscale e profili giuslavoristici delle reti. Un convegno organizzato da Confprofessioni Toscana con Adc nazionale, Associazione nazionale Commercialisti, Ancl, Associazione nazionale forense, Federnotai, Andi.
«Si tratta di una preziosa opportunità di lavoro – spiega il presidente di Confprofessioni Toscana, Ivo Liserani -. Le reti di professionisti si profilano come una soluzione considerevolmente vantaggiosa, soprattutto sono uno strumento che viene incontro alle esigenze dei piccoli studi e si situa a metà strada fra lo studio singolo, e la vera e propria STP; assicurano un forte contenimento dei costi operativi in quanto possono addirittura non costituire un soggetto autonomo rispetto ai partecipanti».