Studi professionali, dal Veneto il primo progetto sul passaggio generazionale

Lanciato da Confprofessioni, in collaborazione con Proservizi, Studio Centro Veneto e UNGDCEC Vicenza, “Professionisti Domani” utilizza i fondi Ue attraverso il bando regionale “Valore” Parte dal Veneto il primo progetto per la continuità e la valorizzazione del capitale intellettuale negli studi professionali. Presentato a Vicenza lo scorso 2 ottobre da Confprofessioni, in collaborazione con l’ente
Lanciato da Confprofessioni, in collaborazione con Proservizi, Studio Centro Veneto e UNGDCEC Vicenza, “Professionisti Domani” utilizza i fondi Ue attraverso il bando regionale “Valore”

Parte dal Veneto il primo progetto per la continuità e la valorizzazione del capitale intellettuale negli studi professionali. Presentato a Vicenza lo scorso 2 ottobre da Confprofessioni, in collaborazione con l’ente di formazione Proservizi, Studio Centro Veneto e l’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Vicenza, il programma “Professionisti Domani” rientra nel bando della Regione Veneto “Valore” ed è cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo con una dotazione di 281 mila euro. Il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, in apertura dei lavori ha infatti sottolineato l’importanza per i professionisti di poter accedere ai fondi Ue, grazie alla Legge di Stabilità 2016 che ha equiparato gli studi professionali alle imprese. “Il Veneto è stata la prima regione a riconoscere l’accesso ai fondi Ue ai professionisti” ha poi aggiunto l’assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan, ponendo l’accento sul loro ruolo di supporto al sistema imprese.

Il progetto durerà un anno e prevede 18 diverse azioni, tra cui, consulenza agli studi sul “patrimonio tacito”, workshop sulla rivoluzione digitale, percorsi di pre-formazione a giovani disoccupati e la sperimentazione di buone pratiche europee sul passaggio generazionale di impresa. E di continuità d’impresa ha parlato Toni Brunello, fondatore di Studio Centro Veneto. “Non esistono dati sul passaggio generazionale negli studi professionali – ha spiegato Brunello – ma considerandoli alla stregua di qualsiasi altra impresa va detto che due su tre non riescono a superare il passaggio generazionale e chiudono entro cinque anni”. Brunello ha infine indicato come possibile soluzione per il futuro degli studi l’organizzazione in “poli” o “reti”.

 

 

Guarda l’intervista di Gaetano Stella, presidente Confprofessioni

 

Guarda l’intervista Elena Donazzan, assessore regionale al Lavoro

 

Guarda l’intervista Toni Brunello, fondatore Studio Centro Veneto

 

Guarda il video integrale