Lo scorso 10 dicembre, il Consiglio dell’Unione Europea ha approvato una nuova direttiva che introduce il certificato elettronico di esenzione dall’IVA, un passo significativo verso la semplificazione e la digitalizzazione delle procedure fiscali in Europa. Questo certificato digitale andrà a sostituire il tradizionale documento cartaceo, rendendo il processo più rapido ed efficiente, con l’obiettivo di ridurre gli oneri amministrativi sia per le imprese che per le autorità fiscali.
Il certificato elettronico servirà ad attestare l’esenzione dall’IVA per specifici beni e servizi destinati ad ambasciate, organizzazioni internazionali e forze armate di Stati membri o paesi terzi impegnati in missioni. Finora, queste transazioni richiedevano un certificato cartaceo firmato manualmente, spesso complicando le procedure e aumentando i tempi di gestione. Con la nuova direttiva, l’intero processo sarà digitalizzato, consentendo l’uso di firme elettroniche avanzate per garantire sicurezza e autenticità, oltre a una gestione completamente online dei documenti.
L’uso del certificato elettronico diventerà obbligatorio per le transazioni che coinvolgono due Stati membri, mentre per altre fattispecie, come le esenzioni concesse tramite rimborso, l’adozione sarà facoltativa. Durante un periodo transitorio di un anno, gli Stati membri potranno continuare a utilizzare il certificato cartaceo in parallelo al nuovo sistema digitale, per consentire un adeguamento graduale.
La digitalizzazione in questo specifico ambito mira a semplificare le pratiche fiscali, riducendo significativamente i costi e i tempi di gestione. Le imprese non dovranno più inviare documenti cartacei o copie fisiche, e le amministrazioni potranno beneficiare di una maggiore coerenza e interoperabilità tra i diversi Stati membri grazie a sistemi compatibili e basati su tecnologie open source. Inoltre, l’introduzione del certificato elettronico permetterà di eliminare errori comuni associati ai documenti cartacei, rendendo le procedure più affidabili.
Il percorso che ha portato a questa innovazione è iniziato l’8 luglio 2024, quando la Commissione Europea ha presentato due proposte per la sostituzione del certificato cartaceo. Il Parlamento Europeo ha espresso il suo parere favorevole il 13 novembre 2024, seguito dall’approvazione del Consiglio il 10 dicembre, che ha incluso alcune modifiche per limitare l’obbligatorietà del certificato elettronico solo a determinati casi. Prima dell’entrata in vigore, i testi della direttiva saranno sottoposti a verifiche tecniche e linguistiche, per poi essere pubblicati nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.
Gli Stati membri avranno tempo fino al 1° gennaio 2026 per implementare le nuove norme, con l’obbligatorietà del certificato elettronico estesa a tutte le transazioni rilevanti entro il 31 dicembre dello stesso anno. L’iniziativa rappresenta un progresso verso la modernizzazione del sistema fiscale europeo, offrendo una gestione più semplice, trasparente ed economicamente vantaggiosa. Questa transizione, che richiede impegno da parte degli Stati membri e delle imprese, promette di rendere il sistema fiscale dell’UE più efficiente e allineato alle esigenze dell’era digitale.