Al via la Presidenza Ungherese dell’UE

Obiettivo del nuovo semestre: mettere in atto strategie per un'Europa resiliente e unita

L’Ungheria si prepara a guidare il Consiglio dell’Unione Europea in un periodo cruciale, affrontando una serie di sfide globali e interne che minacciano la stabilità e il progresso dell’intero continente. Dal 1° luglio al 31 dicembre 2024, il paese si impegna a delineare una visione ambiziosa per affrontare queste sfide con determinazione e cooperazione.

Il continente europeo si trova di fronte a sfide comuni di vasta portata, compresa la guerra nei dintorni, il ritardo sempre più evidente dell’UE rispetto ai suoi concorrenti globali, una situazione di sicurezza fragile, la migrazione illegale, la vulnerabilità delle catene di approvvigionamento internazionali, i disastri naturali, gli effetti del cambiamento climatico e l’impatto delle tendenze demografiche. Questi fattori pongono l’UE di fronte a un contesto complesso e in evoluzione, che richiede risposte coordinate e strategiche.

Inoltre, il 2024 rappresenta un anno di transizione significativo, durante il quale la presidenza ungherese dovrà garantire la continuità del lavoro nel Consiglio, collaborando strettamente con il Parlamento Europeo e la Commissione Europea appena insediati. Un obiettivo chiave sarà l’avvio dell’implementazione dell’Agenda Strategica 2024–2029, che stabilisce le linee guida a lungo termine per il futuro lavoro dell’Unione Europea.

La presidenza ungherese dovrà affrontare la realtà dei conflitti armati, delle crisi umanitarie e delle loro conseguenze che continueranno a sfidare il continente nel secondo semestre del 2024. In questo contesto, l’Ungheria si propone di agire come mediatore onesto, promuovendo la cooperazione sincera tra gli Stati membri e le istituzioni per garantire la pace, la sicurezza e la prosperità di un’Europa veramente forte.

Nel contesto di un’UE che lotta con gravi difficoltà economiche, tra cui l’inflazione elevata, il crescente debito pubblico e i prezzi energetici instabili, la presidenza ungherese mira a rilanciare la competitività europea attraverso una strategia industriale orientata alla neutralità tecnologica e un mercato del lavoro più flessibile. Questo approccio non solo stimolerà la produttività ma favorirà anche una crescita economica sostenibile, necessaria per rafforzare la posizione dell’UE nel panorama globale.

Al contempo, è essenziale affrontare le minacce alla sicurezza, sia interne che esterne, mediante il potenziamento delle capacità difensive europee. L’Ungheria si concentrerà sul potenziamento della base tecnologica e industriale della difesa, incoraggiando l’innovazione e la cooperazione tra gli Stati membri per garantire una risposta efficace a crisi e conflitti emergenti.

L’allargamento dell’Unione Europea resta un obiettivo strategico fondamentale, con particolare attenzione ai Balcani occidentali. La presidenza ungherese si impegna a mantenere una politica di allargamento credibile e basata sul merito, lavorando per rafforzare la cooperazione regionale e integrare questi paesi nell’UE. Questo contribuirà non solo alla stabilità ma anche alla sicurezza dell’intero continente.

La gestione dell’immigrazione illegale rimane una priorità urgente per l’UE, con la necessità di rafforzare la cooperazione con i paesi terzi e adottare soluzioni innovative per affrontare il traffico di esseri umani e garantire la sicurezza delle frontiere esterne. La presidenza ungherese si impegna a promuovere politiche d’asilo efficaci e sostenibili, rispettando i diritti umani e la dignità dei migranti.

Infine, l’Ungheria intende promuovere una politica agricola europea centrata sui bisogni dei produttori agricoli, sostenendo la transizione verso pratiche agricole più sostenibili. Questo non solo risponde alle sfide imposte dal cambiamento climatico ma rafforza anche la competitività globale del settore agricolo europeo.

In conclusione, la presidenza ungherese dell’UE si prepara a fronteggiare una serie di sfide complesse con determinazione e visione strategica. L’obiettivo è rafforzare l’unità e la prosperità dell’Europa non solo nel 2024 ma anche per il futuro, adattando le politiche europee alle emergenze presenti e costruendo una base solida per un’UE più resiliente e sostenibile.

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